Morte del Partigiano Luigi Davì

Il 4 gennaio scorso, è venuto a mancare all’età di 93 anni, il partigiano Luigi Davì.
Nato a Casarza Ligure nel 1926 da una famiglia di pescatori aveva aderito alla lotta partigiana con il nome di battaglia “Carlo”. Era stato un giovane militante del Partito d’Azione e già dal ’43 si era unito al gruppo che operava in Val Fontanabuona. Il suo distaccamento fu tra i primi ad entrare a Genova per liberarla dai nazifascisti.
Dopo la guerra nonostante avesse conseguito la maturità classica decise di dedicarsi al lavoro ereditato dal padre: la pesca. Nel frattempo però le sue idee politiche lo portavano a scontrarsi con i nuovi padroni della città e così decideva nel ’48 insieme alla moglie Assunta (scomparsa qualche anno fa) ed ai figli Aldo e Loretta, anche loro impegnati in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori della pesca, l’emigrazione verso gli Stati Uniti dove rimase fino al ’53.
Tornato definitivamente in Italia riprese subito l’impegno politico nell’allora Partito Socialista Italiano che lo porterà ad essere Consigliere Comunale nella giunta guidata da Aldo Penco negli anni settanta.
Conclusa anche questa esperienza pur continuando sempre ad essere presente nelle lotte sindacali degli operai del mare preferì ritirarsi dalla vita pubblica dedicandosi esclusivamente alla sua grande passione: scrivere poesie dialettali e racconti sulla sua vita da uomo di mare e partigiano. Nel 2015, venne pubblicato il suo primo libro “Voci dal mare” che riscosse un grande successo tra i lettori.

I funerali

La salma è stata esposta nella Chiesa Parrocchiale di S.Siro a Recco dove si sono susseguiti amici, congiunti ed autorità locali per l’ultimo saluto. Presente anche una delegazione dell’Anpi guidata dal Presidente Provinciale Ivano Boggio e del Comune di Casarza Ligure guidata dall’Assessore alla Cultura Bruna Zanoni (in rappresentanza del Sindaco).
All’esterno della chiesa erano presenti alcuni simboli della sua vita: la bandiera rossa dello Stato Socialista Italiano che sventolava accanto al tricolore italiano; il vessillo dell’Esercito Partigiano in cui militò e lo stendardo dei pescatori reccesi.
Il funerale si è svolto alle ore 10,00 sempre presso la chiesa parrocchiale con una folta presenza di popolo. La bara è stata accompagnata dai familiari unitamente ad alcune autorità civili fra le quali l’ex sindaco Pietro Giulianotti ed il consigliere comunale Silvio Ferretti nonché ai labari delle associazioni Anpi e Acmos (Associazione Combattenti Marinai Operai Siluranti). Ad officiare la cerimonia religiosa don Alessandro Mazzucco coadiuvato dalla diacono Pierangelo Fossa.
I funerali hanno avuto termine nel cimitero monumentale ove riposerà accanto ai suoi cari.
La sua morte ha lasciato un grande vuoto tra coloro che lo hanno conosciuto e stimato per la sua umanità, correttezza e coerenza politica.

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