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L’Italia si trova ad affrontare un’emergenza sanitaria legata al cambiamento climatico, con un triste primato in Europa per il numero di morti causate dal caldo estivo. Secondo uno studio condotto dall’Imperial College di Londra e dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, il Paese ha registrato un numero allarmante di decessi legati alle alte temperature. Milano, in particolare, ha visto 1.156 morti nell’estate del 2025, mentre Roma è la capitale europea più colpita, con 835 decessi.
Il cambiamento climatico rappresenta una delle principali cause di questa crisi. Lo studio ha analizzato i dati raccolti da giugno ad agosto in 854 città europee, rivelando che circa il 68% delle 24.400 morti stimate in Europa è attribuibile a fattori legati al riscaldamento globale. Le temperature medie sono aumentate di 2,2°C, con picchi che raggiungono i 3,6°C in alcune aree. Questo aumento ha un impatto devastante sulle persone più vulnerabili, come gli anziani e coloro che soffrono di malattie croniche.
La gravità di questo fenomeno è spesso sottovalutata. Molte morti avvengono in solitudine, in casa o in ospedale, e non vengono sempre riconosciute come direttamente correlate al caldo. Le statistiche rivelano che l’85% dei decessi si verifica tra le persone di età superiore ai 65 anni, evidenziando la necessità di politiche di protezione efficaci per i gruppi più a rischio. Oltre a Milano e Roma, anche altre città come Napoli e Torino contribuiscono al triste bilancio:
In totale, il caldo estivo ha causato 4.597 morti in Italia, rendendo il Paese il più colpito in Europa.
La situazione è ulteriormente complicata dalla necessità di risposte rapide ed efficaci per fronteggiare l’emergenza climatica. Le città italiane si trovano ad affrontare estati sempre più lunghe e calde. Francesco Romizi, dell’Associazione italiana medici per l’ambiente, sottolinea l’importanza di adottare misure immediate per ridurre il numero di decessi, come:
Negli ultimi anni, Roma ha avviato un piano per contrastare le conseguenze del cambiamento climatico, ma i risultati finora ottenuti non sono soddisfacenti. La capitale italiana continua a essere la più colpita, con un numero di vittime che solleva interrogativi sulle politiche pubbliche e sull’efficacia delle misure adottate.
Le prospettive future sono preoccupanti. Senza interventi significativi, il numero di morti legate al caldo potrebbe aumentare ulteriormente. È cruciale adottare misure preventive, come campagne di informazione e assistenza per le persone più vulnerabili, per ridurre l’impatto delle ondate di calore.
In questo contesto, è fondamentale che le istituzioni collaborino con esperti e ricercatori per sviluppare strategie efficaci. La salute pubblica deve diventare una priorità, e la lotta contro il cambiamento climatico deve essere affrontata con determinazione. L’Italia non può permettersi di ignorare le sfide future; la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente devono andare di pari passo, in un’ottica di sviluppo sostenibile e protezione delle generazioni future.
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