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È con grande tristezza che ci troviamo a riportare una tragedia avvenuta a Verona, dove un ragazzo di 16 anni, affetto da una grave forma di autismo, è stato trovato morto nella piscina di una villa privata. Questo tragico evento, avvenuto il 15 settembre, ha scosso la comunità locale e sollevato interrogativi sulla sicurezza dei giovani con disabilità.
Il giovane, di origine cingalese, frequentava il centro “Don Calabria”, noto per il suo impegno nell’inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità. Purtroppo, il ragazzo si è allontanato dal centro senza essere notato, un comportamento non raro tra i giovani con autismo. La sua curiosità lo ha portato a entrare in una villa privata, dove ha tragicamente annegato nella piscina, priva di sistemi di sicurezza adeguati.
La scoperta del corpo è avvenuta intorno alle 15:00, quando alcuni residenti della zona hanno notato qualcosa di anomalo e hanno contattato le autorità. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi e dei Carabinieri, per il ragazzo non c’era più nulla da fare. Questo evento ha evidenziato la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza dei giovani vulnerabili, specialmente in contesti educativi.
Il centro “Don Calabria” è una delle istituzioni più importanti a Verona per l’inclusione di persone con disabilità. Fondato negli anni ’80, il centro si dedica a fornire competenze professionali e supporto psicologico ai ragazzi. Tuttavia, la tragedia ha messo in luce l’urgenza di potenziare le misure di sicurezza e vigilanza in tali strutture. Il direttore del centro ha espresso il suo cordoglio per la perdita del giovane, sottolineando l’importanza di una rete di protezione più solida.
L’evento ha suscitato un acceso dibattito sull’efficacia delle attuali misure di sicurezza nelle strutture educative per ragazzi disabili. È emersa la necessità di implementare:
Queste misure sono fondamentali per garantire la sicurezza dei ragazzi e prevenire tragedie simili in futuro.
La comunità di Verona è in lutto per la perdita di un giovane con un futuro promettente. La tragedia sottolinea l’importanza di un’attenzione costante e di una vigilanza adeguata per proteggere i giovani, specialmente quelli con disabilità. È imperativo che le istituzioni pubbliche e private collaborino per sviluppare strategie efficaci che promuovano la sicurezza e il benessere di tutti i giovani, creando opportunità che consentano loro di vivere una vita piena e inclusiva.
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