Michele Riondino è uno degli attori più apprezzati del panorama cinematografico italiano e, nella nuova puntata del ciclo di interviste “Stories” di Sky TG24, si racconta a 360 gradi. L’appuntamento è fissato per lunedì 15 settembre alle 21:00, con una riproposizione il sabato successivo alle 12:00 su Sky Arte, e sempre disponibile On Demand. Intervistato dal vicedirettore della testata, Omar Schillaci, e diretto da Francesco Venuto, Riondino esplora la sua carriera e le esperienze che lo hanno formato come artista e come uomo.
Il debutto nel film ‘La valle dei sorrisi’
Tra le novità più attese, Riondino presenta il suo imminente debutto nel film ‘La valle dei sorrisi’, che sarà nelle sale italiane dal 17 settembre. Diretto da Paolo Strippoli, il film ha una trama inquietante e profonda, con Riondino nel ruolo di Sergio Rossetti, un uomo segnato da un dramma personale. “Il mio personaggio affronta un lutto che lo segna profondamente”, spiega Riondino. “Dopo aver abbandonato la sua città in cerca di una ‘salvezza’ altrove, approda a Remis, un paese circondato da montagne dove la gente è sempre allegra, mentre lui si sente come una mosca bianca”. Da qui inizia un percorso di trasformazione, aiutato da una locandiera che cerca di portare un po’ di luce nella sua vita.
L’influenza di Paolo Strippoli e il genere horror
Riondino sottolinea che la sua scelta di cimentarsi in un film horror è stata influenzata dalla stima che nutre nei confronti di Paolo Strippoli. “Ha una straordinaria capacità di utilizzare il linguaggio e il ritmo dell’horror per affrontare temi reali e complessi”, spiega. Il suo personaggio, a differenza di quelli tipici del genere, compie scelte che lo rendono simile a una persona comune, il che rappresenta una novità interessante nel panorama del cinema horror.
Un viaggio nella memoria e nei ricordi
Nato a Taranto in una famiglia umile, Riondino ricorda con affetto la sua infanzia in una casa costruita per gli operai dell’acciaieria. “Ero un bambino libero, in un contesto che mi ha permesso di esplorare il mondo con curiosità”, racconta. La sua carriera è iniziata con ruoli che hanno segnato tappe fondamentali nel suo percorso artistico, come in ‘Il passato è una terra straniera’ e ‘Acciaio’. Inoltre, un importante capitolo della sua carriera è rappresentato da ‘Il giovane Montalbano’, un ruolo che inizialmente lo ha lasciato scettico, ma che ha accettato dopo una conversazione con Andrea Camilleri.
Riondino ha anche recentemente lavorato in ‘Leoni di Sicilia’, un progetto che ha definito un “vero regalo”. Il suo esordio alla regia con ‘Palazzina Laf’ ha ricevuto numerosi riconoscimenti, trattando tematiche attuali e sociali. Infine, a livello personale, ha condiviso un ricordo particolarmente caro: il suo viaggio in Messico a vent’anni, un’esperienza di grande libertà e scoperta.
Michele Riondino, con la sua carriera poliedrica e il suo approccio sincero alla vita e all’arte, continua a lasciare un segno indelebile nel mondo dello spettacolo italiano, dimostrando che la passione e l’impegno possono portare a risultati straordinari.