Pelù: un nuovo inizio dopo la sfida all’udito

Piero Pelù, il noto rocker fiorentino e frontman dei Litfiba, sta affrontando una fase della sua vita ricca di sfide e riflessioni. Dopo un grave problema all’udito, che ha avuto inizio circa tre anni fa durante una sessione di registrazione, Pelù ha dovuto confrontarsi con una nuova realtà. Un improvviso shock uditivo ha causato un danno permanente al nervo acustico, cambiando profondamente il suo approccio alla musica e alla vita.

La sua storia è protagonista del documentario “Piero Pelù. Rumore dentro”, diretto da Francesco Fei, che ha debuttato alla Mostra del Cinema di Venezia e sarà disponibile nelle sale dal 10 al 12 novembre grazie a Nexo Studios. In questo film, Pelù racconta il suo percorso, evidenziando come, inizialmente, il suo stato d’animo fosse segnato da un periodo buio. Tuttavia, grazie alla musica, al supporto di amici fidati e alla guida di una dottoressa competente, ha trovato la forza per intraprendere un nuovo cammino. “È abbastanza nella mia natura non lasciarmi andare”, ha affermato, sottolineando la sua resilienza.

il potere della condivisione

Quando Pelù ha iniziato a parlare pubblicamente dei suoi problemi uditivi, ha ricevuto un’onda di sostegno da molte persone che affrontano situazioni simili, come acufeni e tinniti. Questo scambio di esperienze lo ha spinto a raccontare la sua storia in forma di documentario, rendendolo un’opera autobiografica e un modo per dare voce a chi vive nella stessa condizione.

Il documentario non si limita a esplorare la gestione della sua condizione, ma approfondisce anche come questo evento abbia cambiato la sua percezione della solitudine. “Ora ho una consapevolezza diversa della solitudine, con a volte un isolamento forzato”, ha dichiarato. Sebbene non stia degenerando nella sordità, Pelù è consapevole della necessità di proteggere il suo udito, il che ha cambiato il suo rapporto con la musica, ora mediato da strumenti di protezione.

la musica come fonte di guarigione

Nonostante le difficoltà, la musica rimane una fonte di conforto per Pelù. Ha trascorso mesi a scrivere canzoni per il suo album “Deserti”, che diventano anche la colonna sonora del film. Questo processo creativo è stato fondamentale per lui, permettendogli di elaborare il trauma e affrontare il futuro con spirito di iniziativa. “Lavorare su quei testi, preparare il tour, cercare di ripartire da un punto che sembrava un binario morto”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza della creatività nel suo percorso di recupero.

In questo nuovo capitolo della sua vita, Pelù ha trovato un significato più profondo nel viaggio. Per lui, viaggiare è un’opportunità per sentirsi un cittadino del mondo. Questa nuova visione ha ispirato anche il concerto “S.O.S. Palestina!”, svoltosi a Firenze il 18 settembre, per raccogliere fondi per Medici Senza Frontiere in Palestina. Pelù ha sottolineato come la politica attuale spesso non risponda alle reali esigenze delle persone, ma sia al servizio delle lobby economiche.

impegno sociale e consapevolezza

La passione per la musica di Pelù si intreccia con un forte impegno sociale e politico. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di mantenere viva la consapevolezza civica, affermando che “le persone hanno il potere”. Questa convinzione sottolinea l’importanza della mobilitazione e dell’attivismo in un momento in cui le ingiustizie prevalgono.

In un mondo in cui la musica e l’arte possono fungere da catalizzatori per il cambiamento sociale, Pelù continua a utilizzare la sua voce e la sua esperienza per sensibilizzare gli altri. La sua storia dimostra che è possibile affrontare il dolore e la difficoltà, trasformandoli in opportunità di crescita e consapevolezza. Con il suo nuovo cammino, Piero Pelù mostra che, nonostante le avversità, si possono trovare nuovi orizzonti e continuare a lottare per ciò in cui si crede, attraverso la musica e l’impegno sociale.

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