Il Gran Premio d’Olanda, tenutosi a Zandvoort, ha regalato emozioni contrastanti e ha segnato un punto di svolta significativo nella stagione di Formula 1 2025. La McLaren ha celebrato un trionfo storico grazie al giovane talento Oscar Piastri, mentre la Ferrari ha vissuto una giornata da dimenticare, con un doppio zero che ha deluso i fan italiani. Questo GP, la quindicesima tappa del campionato, ha messo in evidenza l’ascesa di nuovi talenti e le difficoltà delle scuderie tradizionali.
La gara è iniziata sotto una leggera pioggia, creando condizioni insidiose per i piloti. La McLaren, con Piastri in pole position, ha dimostrato una superiorità schiacciante, dominando dall’inizio alla fine e completando un “grand slam” che non si vedeva a Woking dai tempi di Mika Häkkinen. Con un tempo migliore in gara e il controllo totale della corsa, la McLaren ha dimostrato di essere tornata ai vertici della Formula 1.
Purtroppo, il weekend non è stato altrettanto positivo per la Ferrari. Charles Leclerc, partito con grandi aspettative, ha subito un contatto con il giovane Antonelli, compromettendo la sua gara e costringendolo al ritiro. Questo incidente ha riacceso i dibattiti sulle strategie della scuderia di Maranello, che continua a faticare nel trovare la giusta combinazione di prestazioni e affidabilità. La situazione è ulteriormente aggravata dal ritiro di Lewis Hamilton, lasciando anche i tifosi Mercedes con un senso di impotenza.
In questo contesto di difficoltà per le scuderie tradizionali, l’attenzione si è spostata su Isack Hadjar, che ha colto l’occasione per ottenere il suo primo podio in carriera. Alla guida della Racing Bulls Vcarb 02, il giovane francese ha dimostrato una maturità sorprendente, diventando il quinto più giovane pilota a salire sul podio nella storia della Formula 1. Solo nomi illustri come Verstappen, Antonelli, Stroll e Norris lo precedono in questa particolare classifica. La sua gara è stata caratterizzata da un’ottima gestione e da una strategia impeccabile, che gli ha permesso di emergere in un momento di grande incertezza per molti dei suoi colleghi.
tensioni nel paddock
Il weekend olandese non è stato solo un evento sportivo, ma ha portato con sé tensioni nel paddock, come l’assenza di Christian Horner, team principal della Red Bull, che ha sollevato interrogativi sul futuro della scuderia. Inoltre, la pausa estiva sembra non aver portato le novità sperate nelle prestazioni della Ferrari, con Leclerc che ha nuovamente faticato per qualificarsi sesto, replicando il risultato dell’anno precedente.
La questione del contratto per l’utilizzo del circuito di Zandvoort si fa sempre più pressante, con la scadenza prevista a fine 2026. Se Max Verstappen dovesse perdere il suo dominio, il futuro del GP olandese potrebbe essere a rischio. Attualmente, non ci sono segnali di un possibile rinnovo, il che potrebbe portare a un’ulteriore revisione del calendario della Formula 1.
la rinascita della mclaren
La McLaren, da parte sua, sta vivendo un momento di grande fiducia, con Oscar Piastri che ha colto la sua nona vittoria e la settima di questa stagione. La scuderia di Woking è ora lanciata verso un possibile titolo costruttori, e il confronto diretto tra Piastri e Verstappen, che ha mostrato segni di affaticamento, ha aggiunto ulteriore peso alla performance del giovane australiano.
Tuttavia, la giornata di festa per la McLaren è stata parzialmente offuscata dal ritiro di Lando Norris, il cui motore ha ceduto a pochi giri dal termine. Questo imprevisto ha trasformato quella che sembrava una festa in una celebrazione a metà, evidenziando le sfide continue legate all’affidabilità dei veicoli in Formula 1. La McLaren, sebbene in un momento di grande successo, deve affrontare questi rischi per mantenere la sua posizione competitiva.
In sintesi, il Gran Premio d’Olanda ha offerto uno spettacolo ricco di colpi di scena e ha messo in luce sia le fragilità che le promesse del futuro nel mondo della Formula 1. La vittoria di Piastri e il podio di Hadjar rappresentano l’emergere di nuove stelle, mentre Ferrari e Mercedes devono riflettere sulle loro strategie per tornare a competere ai massimi livelli.