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Categories: Spettacolo

Letta: la verità sul tax credit e le buone intenzioni di molti

L’industria cinematografica italiana si trova attualmente al centro di un acceso dibattito riguardante il tax credit, uno strumento fondamentale per incentivare la produzione locale. Durante l’incontro “Cinema Revolution?”, tenutosi dal 23 al 27 agosto alla Festa del Cinema di Mare di Castiglione della Pescaia, Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa Film, ha espresso le sue considerazioni sul tema. Questo evento, diretto da Giovanni Veronesi, ha riunito esperti del settore per affrontare le sfide e le opportunità del cinema italiano.

La buona fede degli operatori nel tax credit

Letta ha messo in evidenza che, nonostante le recenti misure introdotte nel nuovo decreto per prevenire le truffe legate al tax credit, è fondamentale riconoscere che “la maggior parte degli operatori ha usufruito in assoluta buona fede” di questo strumento. Questo aspetto è cruciale per comprendere come il tax credit sia stato concepito per supportare la produzione cinematografica nazionale, stimolando l’industria e contribuendo alla creazione di posti di lavoro.

La necessità di un “tagliando” sulla legge

L’amministratore delegato di Medusa ha sottolineato l’importanza di un “tagliando” sulla legge che regola il tax credit, affermando che è necessario valutare sia gli aspetti positivi sia quelli negativi della sua applicazione. Letta ha dichiarato: “Il mio giudizio è che sia stato fatto nella giusta direzione e poteva essere un po’ più stringente”, suggerendo che un controllo più rigoroso potrebbe migliorare l’integrità del sistema.

Il ruolo dello Stato nella distribuzione dei film

Un punto interessante sollevato da Letta riguarda il ruolo dello Stato nel promuovere i film. Se lo Stato decide di investire in film attraverso contributi a fondo perduto, dovrebbe anche occuparsi della distribuzione quando i distributori non sono in grado di farlo. Questo mette in evidenza un problema cruciale nel panorama cinematografico italiano: la distribuzione spesso rappresenta un collo di bottiglia, limitando l’accesso del pubblico alle opere.

La sfida di riempire le sale cinematografiche

Uno degli argomenti più dibattuti durante l’incontro è stata la difficoltà di riempire le sale cinematografiche. Lionello Cerri, amministratore delegato di Anteo Spa e fondatore di Lumière Film, ha rivelato che prima della pandemia l’industria si avvicinava ai 100 milioni di spettatori all’anno, mentre oggi si fatica a raggiungere i 70 milioni. Mario Lorini, presidente di Anec, ha fornito una prospettiva storica, evidenziando che fino al 1975 l’Italia era il paese con la frequenza cinematografica più alta al mondo.

In aggiunta, Massimiliano Giometti, uno dei più importanti esercenti in Italia, ha parlato del problema delle “finestre”, ovvero la distanza temporale tra l’uscita di un film nelle sale e la sua disponibilità su piattaforme di streaming. Queste finestre hanno disincentivato l’afflusso nei cinema, ma Giometti ha notato che ora le piattaforme stanno iniziando a comprendere l’importanza delle sale e stanno investendo nel cinema.

In questo contesto, le discussioni come quelle avvenute a Castiglione della Pescaia sono fondamentali per creare una strategia condivisa che possa riportare il pubblico nelle sale e rinvigorire l’industria cinematografica italiana.

Andrea Galluzzo

Sono un appassionato di sport e tempo libero, sempre alla ricerca di nuove storie da raccontare e di emozioni da condividere. Con un background che spazia dalla scrittura creativa alla comunicazione, ho trovato la mia voce nel mondo del giornalismo sportivo su cinturaovest.it. Qui, esploro le dinamiche del mondo sportivo, dalle piccole realtà locali agli eventi di rilevanza internazionale, cercando di dare risalto a quelle storie che spesso rimangono nell'ombra. Credo fermamente che lo sport non sia solo competizione, ma anche un modo per unire le persone e promuovere uno stile di vita attivo e sano. Ogni articolo che scrivo è un invito a scoprire nuove attività, a riflettere su ciò che significa praticare uno sport e a vivere il tempo libero in modo consapevole. Quando non sono immerso nella scrittura, mi potrete trovare in palestra, sui campi da gioco o in esplorazione di nuove avventure all'aria aperta. La mia missione è ispirare gli altri a trovare la loro passione e a vivere ogni giorno con entusiasmo.

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