La mattina di domenica 24 agosto, il quartiere di Tor Tre Teste a Roma è stato teatro di un episodio drammatico che ha scosso la comunità. Una donna di 61 anni, in visita da suo figlio, è stata vittima di un’aggressione brutale mentre portava a spasso il suo cane. Uscita di casa in silenzio per non disturbare la famiglia, la donna si è diretta verso il parco situato a Est della Capitale, all’ingresso di via degli Olmi, nei pressi dell’acquedotto Alessandrino e della chiesa progettata dall’architetto Richard Meier.
Pochi passi dopo essere entrata nel parco, la donna è stata aggredita da un uomo che l’ha minacciata con parole terribili: «Se provi a gridare ti taglio la gola». In un attimo, è stata scaraventata a terra, subendo una violenza inaccettabile e una rapina. L’aggressore ha sottratto il suo telefono e ha usato i vestiti della vittima per pulirsi prima di darsi alla fuga. Il cane, che era rimasto accanto alla donna durante l’aggressione, non è riuscito a fermare l’uomo. Una volta liberatasi, la vittima, in stato di shock e con segni evidenti di violenza, è riuscita a tornare a casa del figlio, dove ha ricevuto aiuto dai vicini per contattare i carabinieri.
Le conseguenze dell’aggressione
Trasportata d’urgenza al Policlinico Casilino, i medici hanno diagnosticato due costole fratturate, lividi ed escoriazioni, attivando il codice rosa, un protocollo per garantire assistenza alle vittime di violenza. Le indagini sono partite immediatamente, con gli investigatori che hanno recuperato tracce biologiche e un preservativo dalla scena del crimine. Questi elementi potrebbero rivelarsi cruciali per identificare l’aggressore attraverso analisi del DNA. Le autorità stanno esaminando anche le immagini delle telecamere di sorveglianza di un centro sportivo nelle vicinanze e seguendo il percorso del telefono rubato.
Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressore è descritto come un uomo nordafricano di circa trent’anni, indossante un cappellino girato al contrario e potrebbe essere stato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, probabilmente crack.
La reazione della comunità
Mauro Caliste, presidente del V Municipio, ha commentato l’accaduto, evidenziando come l’area sia troppo isolata e priva di controlli costanti, creando un terreno fertile per episodi di criminalità. La sicurezza nel quartiere di Tor Tre Teste è da tempo oggetto di preoccupazione, e questo episodio ha riacceso il dibattito su come garantire una maggiore protezione ai cittadini. Il parco è frequentemente descritto come un luogo poco sicuro, soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino.
A settembre, entrerà in vigore il decreto Caivano bis, che prevede uno stanziamento di venti milioni di euro per la sicurezza e la manutenzione delle aree verdi, incluso il parco di Tor Tre Teste. Questo provvedimento è visto come un passo necessario per contrastare la criminalità e migliorare la vivibilità del quartiere, ma molti residenti si chiedono se sarà sufficiente.
L’importanza della sicurezza pubblica
Le forze dell’ordine stanno intensificando le ricerche nei dintorni del parco, sperando di trovare testimoni o ulteriori immagini che possano contribuire all’identificazione dell’aggressore. La comunità locale è in stato di allerta e molti cittadini esprimono preoccupazione per la loro sicurezza, chiedendo un aumento della presenza delle forze dell’ordine e un maggiore impegno da parte delle istituzioni per riqualificare l’area.
Questo episodio di violenza, che ha colpito una donna innocente mentre cercava di godere di una passeggiata con il suo cane, è un triste promemoria della vulnerabilità di molte persone e della necessità di una risposta collettiva per garantire sicurezza e dignità a tutti. La speranza è che la rapidità dell’intervento delle forze dell’ordine possa portare a un arresto e a un processo giusto per l’aggressore. Nel frattempo, la comunità resta scossa e in attesa di risposte, evidenziando l’urgenza di affrontare la crescente insicurezza nelle città italiane.