Venezia, la città dei canali e delle meraviglie artistiche, è spesso teatro di episodi di microcriminalità, specialmente durante l’alta stagione turistica. Recentemente, un episodio ha catturato l’attenzione dei media e dei social network, diventando virale in pochi giorni. Protagonista di questa vicenda è una turista americana, che ha dimostrato una determinazione sorprendente nel recuperare i propri beni dopo essere stata vittima di un borseggio.
L’incidente si è verificato mentre la donna, in vacanza a Venezia con il marito, si dirigeva verso l’Airbnb dove alloggiavano, poco prima di imbarcarsi su una crociera nel Mediterraneo. Secondo quanto raccontato dalla figlia Karis McElroy, attiva sui social media, tre ragazze avrebbero circondato la madre e sottratto la pochette contenente oggetti di valore, tra cui il passaporto, carte di credito, contanti e un paio di AirPods.
la reazione della turista
Appena accortasi del furto, la turista ha reagito in modo inaspettato. Utilizzando la funzione di tracciamento degli AirPods, è riuscita a localizzare le sospettate e a inseguirle. In un video girato da un passante, si vede chiaramente come la donna afferri una delle ragazze per i capelli, bloccandola fino all’arrivo della polizia. Questo atto di coraggio ha suscitato ammirazione e incredulità sui social media, dove è stato condiviso con l’hashtag #jet2holiday e ha attirato milioni di visualizzazioni.
l’intervento delle forze dell’ordine
Il ritrovamento della borsa è avvenuto poco dopo l’intervento della polizia. Fortunatamente, tutti gli oggetti rubati, incluso il passaporto, sono stati recuperati. Tuttavia, la situazione ha preso una piega drammatica. La borseggiatrice, vedendo avvicinarsi le forze dell’ordine, ha reagito con violenza. Alcuni testimoni hanno riferito che la giovane, impaurita e probabilmente in preda al panico, ha afferrato il proprio cellulare e ha iniziato a colpire la turista sulla testa. Un colpo in particolare ha provocato una ferita vicino alla tempia, che ha richiesto l’intervento del 118 per le cure necessarie.
la sicurezza a venezia
La polizia, intervenuta prontamente, ha dovuto affrontare una situazione complessa. Le due ragazze minorenni, coinvolte nel furto, hanno opposto resistenza anche agli agenti, ma sono state comunque condotte in caserma per ulteriori accertamenti. La reazione della madre, sebbene comprensibile data la situazione, ha messo in evidenza il rischio di affrontare direttamente i borseggiatori, spesso giovani e pronti a reagire in maniera imprevedibile.
La versione della figlia della turista americana offre ulteriori dettagli sulla vicenda. In un video “story time” condiviso sui social, Karis racconta che la madre e il patrigno erano a Venezia per imbarcarsi su una crociera, ma questa esperienza è stata rovinata dal furto. La giovane ha anche rivelato che le borseggiatrici sono conosciute nella zona, il che suggerisce un problema di microcriminalità che affligge spesso i turisti in città. Karis ha sottolineato che la madre, nonostante la violenza subita, ha chiesto alla ragazza di restituirle almeno il passaporto, considerato il documento più importante da recuperare.
La vicenda ha scatenato un acceso dibattito online. Molti utenti hanno elogiato la determinazione della turista, mentre altri hanno sollevato la questione della sicurezza a Venezia, una delle città più visitate al mondo. La presenza di borseggiatori, in particolare di gruppi di giovani che operano in modo coordinato, è un fenomeno che, sebbene non nuovo, sta suscitando un crescente allarme tra le autorità e i residenti.
Inoltre, il video della madre che trattiene la borseggiatrice per i capelli ha sollevato interrogativi sulla legalità di tali azioni. Mentre alcuni sostengono che sia giusto difendersi e recuperare i propri beni, altri avvertono sui rischi legati a un confronto fisico con i criminali. La vicenda ha messo in luce anche la necessità di un più attento controllo da parte delle forze dell’ordine, specialmente nelle zone ad alta affluenza turistica.
Le autorità locali hanno risposto all’episodio rinnovando l’invito ai turisti a prestare attenzione ai propri effetti personali e a segnalare qualsiasi attività sospetta. Venezia, con la sua bellezza unica e la sua storia affascinante, continua ad attrarre milioni di visitatori ogni anno, ma come dimostra questa vicenda, è fondamentale rimanere vigili e consapevoli dei rischi associati al turismo.
In un contesto così dinamico e affascinante, episodi come questo possono servire da monito per chiunque si trovi a visitare la Serenissima. La speranza è che si possa tornare a vivere Venezia come un luogo sicuro e accogliente, dove la bellezza e la cultura non siano offuscate dalla paura dei furti e della criminalità.