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Categories: Cronaca

Tragedia a Viterbo: bimbo cade dall’auto e i seggiolini scompaiono, mistero sul ruolo della madre e del fratello

Un tragico incidente ha scosso la comunità di Viterbo giovedì 21 agosto, quando un bambino di un anno e mezzo è caduto da un’auto in corsa sulla strada provinciale che collega Vallerano a Canepina. L’episodio, avvenuto intorno alle 19, ha sollevato interrogativi e sospetti, creando un clima di confusione e preoccupazione tra i residenti e le autorità. La versione iniziale dei fatti, fornita dalla madre del piccolo, parla di un incidente causato dal fratellino maggiore, di tre anni, che avrebbe sganciato la cintura di sicurezza del seggiolino e aperto la portiera posteriore dell’auto. Dopo la caduta, il bambino è stato immediatamente portato all’ospedale Santa Rosa di Viterbo e successivamente trasferito in eliambulanza al Policlinico Gemelli di Roma, dove attualmente è ricoverato. Fortunatamente, non risulta in pericolo di vita, ma ha riportato un trauma cranico e una sospetta frattura dell’orbita, con una prognosi di 20 giorni.

Tuttavia, le indagini condotte dalla polizia hanno messo in discussione la versione della madre. È emerso, infatti, che al volante dell’auto non c’era lei, ma un amico di famiglia, un cittadino rumeno di 39 anni, che si trovava alla guida della Nissan.

La ricostruzione dell’incidente

Secondo gli investigatori, la dinamica dell’incidente è diversa da quella descritta inizialmente. Il conducente ha dichiarato che entrambi i bambini erano “legati sul seggiolino”, ma nel corso di un’ispezione del veicolo, non sono stati trovati seggiolini per bambini. Quando gli agenti hanno interpellato il proprietario dell’auto, lui ha giustificato la mancanza di seggiolini affermando che “ce li passiamo da una famiglia all’altra”. Questa spiegazione non ha convinto gli inquirenti, i quali hanno iniziato a considerare la possibilità che i due bambini potessero essere stati in auto senza alcuna protezione, aumentando così il rischio di incidenti.

Le ipotesi degli investigatori includono che il fratellino maggiore potesse aver giocato con la maniglia della portiera, provocando l’apertura dello sportello e la conseguente caduta del piccolo sull’asfalto. Questo scenario ha sollevato ulteriori interrogativi riguardo alla sicurezza dei bambini e alla responsabilità degli adulti presenti.

La corsa disperata in ospedale

Dopo l’incidente, la madre e l’amico di famiglia, che avevano appena fatto la spesa, hanno soccorso il bambino e lo hanno portato all’ospedale Santa Rosa di Viterbo. La rapidità con cui sono intervenuti è stata cruciale, ma le circostanze in cui è avvenuta la caduta hanno attirato l’attenzione delle autorità. Gli investigatori hanno anche preso in considerazione la possibilità che il bambino potesse essere stato spinto deliberatamente o che fosse vittima di violenze, ma finora non sono emersi elementi che supportino tali ipotesi.

Sia la madre che il conducente non sono stati denunciati al momento, ma la relazione della polizia è stata inviata alla Procura di Viterbo. Sarà compito della magistratura valutare eventuali responsabilità e decidere come procedere. Gli inquirenti, per ora, ritengono che si tratti di un incidente, ma la mancanza di seggiolini e le contraddizioni nelle testimonianze hanno sollevato molte domande.

Le implicazioni legali e sociali

Questo tragico evento non solo ha colpito la famiglia coinvolta, ma ha anche acceso un dibattito più ampio sulla sicurezza stradale e sull’importanza dei dispositivi di protezione per i bambini. In Italia, l’uso di seggiolini per bambini è obbligatorio e la loro mancanza può comportare conseguenze legali significative. La questione della responsabilità genitoriale è stata messa in discussione, specialmente quando si tratta di garantire la sicurezza dei più piccoli in auto.

Le autorità locali e le associazioni per la sicurezza stradale potrebbero essere indotte a rivedere campagne educative e informare le famiglie circa l’importanza di utilizzare correttamente i dispositivi di sicurezza. La comunità di Viterbo, colpita da questo incidente, potrebbe unirsi per promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi legati ai viaggi in auto con bambini, affinché situazioni simili non si verifichino in futuro.

Mentre le indagini continuano e le autorità cercano di chiarire la verità dietro a questo drammatico incidente, la speranza è che il piccolo possa recuperare completamente e che la sua famiglia possa ricevere il supporto necessario in questo momento difficile.

Luigi Ferraris

Sono un appassionato di politica e attualità, con anni di esperienza nel mondo del giornalismo. La mia carriera mi ha portato a esplorare le dinamiche del potere, le questioni sociali e gli eventi che plasmano il nostro presente. Collaboro con cinturaovest.it per offrire analisi approfondite e commenti critici su temi di rilevanza nazionale e locale. Cresciuto in un contesto dove il dibattito politico era sempre al centro delle discussioni, ho sviluppato un forte senso critico e la capacità di contestualizzare le notizie in modo accessibile per i lettori. Credo fermamente nel potere dell'informazione come strumento di cambiamento e mi impegno a raccontare storie che stimolino la riflessione e il dialogo. Quando non scrivo, mi piace immergermi nella lettura e nei documentari, sempre alla ricerca di nuove prospettive e idee.

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