Il caso di Chiara Poggi, uccisa nel 2007 a Garlasco, continua a essere avvolto nel mistero. Recentemente, la Procura di Pavia ha deciso di avvalersi della consulenza della rinomata esperta di medicina legale Cristina Cattaneo. Secondo l’avvocato Massimo Lovati, che difende Andrea Sempio, questa nomina potrebbe portare alla riesumazione del corpo della vittima, segnando un nuovo capitolo in un’indagine che dura da oltre 18 anni e che ha visto numerosi sviluppi e polemiche.
chi è cristina cattaneo
Cristina Cattaneo è una figura di spicco nel campo della medicina legale in Italia. È professore ordinario all’Università Statale di Milano e dirige il Labanof, un laboratorio specializzato in antropologia e odontologia forense. La sua carriera è costellata di incarichi di consulenza per tribunali italiani ed europei e di collaborazioni con enti che si occupano di identificazione di migranti. Tra i suoi casi più noti vi è quello di Yara Gambirasio, e ora si trova di fronte a un caso che ha scosso l’opinione pubblica per anni.
La scelta di Cattaneo da parte della Procura, guidata dal procuratore Fabio Napoleone, suggerisce un intento di risolvere alcuni nodi irrisolti del caso. Tra questi, vi è l’identificazione dell’arma del delitto. Secondo la relazione del medico legale Marco Ballardin, Chiara Poggi fu colpita ripetutamente alla testa con un oggetto che presentava una massa battente da un lato e una lama simile a uno scalpello dall’altro. Si ipotizza che un martello a coda di rondine possa essere stato l’arma utilizzata.
l’analisi dell’arma e dei segni sul corpo
Il recupero di alcuni attrezzi metallici nella roggia di Tromello, tra cui una mazzetta da muratore, un pezzo di ascia e una pinza da camino, necessiterà di un’analisi approfondita da parte della Cattaneo. Questa analisi sarà fondamentale per valutare la compatibilità con le lesioni riscontrate sulla vittima. In particolare, la frattura cranica di Chiara presenta caratteristiche che potrebbero confermare l’uso di un oggetto contundente con spigoli taglienti.
La consulente avrà anche il compito di esaminare la possibilità che più persone fossero presenti sulla scena del crimine, un tema emerso con forza nelle recenti indagini che coinvolgono Sempio e Alberto Stasi, già condannato a 20 anni per il delitto.
le riserve dell’avvocato lovati
Tuttavia, Lovati ha espresso riserve sulla scelta di Cattaneo come consulente principale. Ha dichiarato: «È un medico legale, non un’esperta della dinamica processuale», sottolineando che la responsabilità spetta ai Carabinieri del Ris, che hanno già avviato la loro indagine. Lovati ha evidenziato che, se Cattaneo si limitasse a rivedere le relazioni esistenti senza condurre nuove indagini o analisi, il suo lavoro sarebbe poco utile. Questo porta Lovati a concludere che la riesumazione di Chiara Poggi sarà inevitabile, un passo cruciale per chiarire ulteriormente il caso.
Le critiche all’operato della Procura non si fermano qui. Lovati ha messo in discussione l’impostazione dell’inchiesta, osservando che non si può riaprire un’indagine senza avere una chiara ipotesi di reato. La Procura sta cercando di determinare se vi siano stati complici di Sempio, ma l’avvocato ha sostenuto che non ci sono prove concrete che lo colleghino a tali complici. Ha affermato: «Cercare i complici di un sospettato per il quale non ci sono indizi è un modo curioso di procedere», evidenziando l’ambiguità della situazione.
A breve, si attende la relazione dei Ris, che hanno completato la mappatura tridimensionale della villetta di via Pascoli, dove è avvenuto il delitto. Questo lavoro, che ha comportato anche la sovrapposizione delle foto dell’epoca con le tracce di sangue, potrebbe fornire nuovi elementi per ricostruire la dinamica dell’omicidio. Gli esperti stimano che il rapporto sarà pronto a breve, il che potrebbe gettare nuova luce su un caso che ha già visto troppi colpi di scena.
In parallelo, proseguono le attività relative all’incidente probatorio sulle analisi genetiche, con un’udienza fissata per il 10 ottobre. Questo aspetto rappresenta un ulteriore tassello nel complesso puzzle dell’indagine. Con il passare del tempo, la tensione e l’attenzione su questo caso rimangono elevate, rendendo ogni nuova informazione potenzialmente decisiva per la risoluzione di un delitto che ha colpito profondamente la comunità di Garlasco e l’intero paese.