Hallissey e i blitz in spiaggia: la paura dei balneari e la sfida ai tassisti a Mondello

Matteo Hallissey, un giovane attivista di 22 anni, sta diventando sempre più noto nel panorama politico italiano grazie alle sue audaci azioni contro le concessioni balneari. Attuale leader del movimento Più Europa, Hallissey ha attirato l’attenzione del pubblico con i suoi blitz in spiaggia, che hanno riscosso un notevole successo su piattaforme come TikTok e Instagram. Durante un’intervista con il quotidiano Repubblica, ha condiviso la sua esperienza a Mondello, dove ha affrontato situazioni difficili, descrivendo momenti di violenza da parte dei gestori dei lidi: «A Mondello me la sono vista brutta: erano parecchio violenti».

La sua battaglia si concentra sulla denuncia di un sistema che permette a poche società di monopolizzare l’accesso alle spiagge. Hallissey ha spiegato: «Su cento euro di fatturato, i balneari ne versano uno allo Stato», mettendo in luce la particolare situazione di Mondello, dove dal 1909 una sola società gestisce la maggior parte dei lidi, lasciando solo due piccole concessioni a gestione diversa. Questa concentrazione di potere ha sollevato un acceso dibattito sui diritti di accesso alle spiagge pubbliche, un tema che tocca le corde di molti cittadini.

L’approccio innovativo di Hallissey

Il metodo di Hallissey per i suoi blitz è tanto semplice quanto efficace. «Usare il corpo. Anteporre l’azione alla posizione. Se fai un comunicato non ti fila nessuno». Insieme al suo compagno Ivan Grieco, si presenta negli stabilimenti balneari con un ombrellone e una telecamera, sfidando le restrizioni che definiscono alcune aree come “spiagge private”. Le sue azioni, documentate in video, hanno attirato l’attenzione di molti, inclusi giovani che lo riconoscono per i suoi contenuti virali. «Un dodicenne mi ha fermato dicendomi: tu sei quello che fa i reel su TikTok», ha raccontato con orgoglio.

Hallissey non è d’accordo con l’idea che le spiagge attrezzate siano un unicum italiano. Sottolinea invece la necessità di una maggiore trasparenza nella gestione delle concessioni: «È vero che abbiamo troppo poca spiaggia libera e che i lidi vengono gestiti in maniera ereditaria, ma i lidi ci sono anche all’estero. La differenza è che noi siamo gli unici che non fanno i bandi». Propone di applicare la direttiva Bolkestein, suggerendo che le licenze per le spiagge dovrebbero essere messe a gara. «Sarebbe un vantaggio anche per loro, perché vivono nella precarietà», ha affermato, evidenziando la fragilità economica di molti gestori.

La battaglia contro i tassisti

Hallissey non si limita a combattere contro i balneari; ha anche preso di mira i tassisti, un’altra categoria in difficoltà. «A Fiumicino abbiamo offerto un trancio di pizza a una categoria che dichiara appena 1200 euro al mese e combatte la concorrenza di Uber e Bolt», ha spiegato, rivelando la sua volontà di sostenere i lavoratori in difficoltà. Tuttavia, questo ha suscitato reazioni forti da parte di entrambe le categorie. «Mi vogliono menare entrambi», ha aggiunto, descrivendo il clima di tensione che circonda le sue azioni.

Hallissey ha anche osservato come le lobby di protezione delle categorie professionali siano presenti in entrambi gli schieramenti politici. «La destra li protegge, ma lo fa anche la sinistra. Portano voti. Minacciano. Fanno lobby», ha dichiarato, facendo riferimento a un presunto accordo tra i balneari e le amministrazioni locali. Ha citato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, come un’eccezione, poiché ha avuto il coraggio di mettere a gara la spiaggia di Ostia, sebbene solo per due anni a causa dell’incertezza normativa.

Risultati tangibili e futuro

Nonostante le difficoltà, Hallissey ha già ottenuto risultati tangibili. «A Lavinio hanno tolto le insegne “spiaggia privata” e in Sicilia la Regione ha abolito tornelli e recinzioni. Abbiamo vinto», ha affermato con orgoglio, segnalando una crescente attenzione verso le sue rivendicazioni e un potenziale cambiamento nella gestione delle spiagge.

Nato da una famiglia senza precedenti politici, Hallissey vive una vita frenetica fatta di blitz, viaggi e dirette social. «Non dico più ai miei genitori dove vado, perché si preoccupano», ha confessato, rivelando il prezzo personale che paga per il suo attivismo. È diventato presidente di Più Europa dopo aver battuto Benedetto Della Vedova, un risultato che attribuisce al lavoro di squadra con i suoi coetanei. Nonostante il suo impegno, non ha ancora l’età per candidarsi alle elezioni politiche, il che aggiunge una dimensione interessante alla sua giovane carriera politica.

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