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Categories: Gossip

Giorgio Assumma rivela le cause della morte di Pippo Baudo e il suo pensiero su Stefano De Martino

Pippo Baudo, una delle icone della televisione italiana, è scomparso all’età di 89 anni presso il Campus Biomedico di Roma, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama della cultura e dell’intrattenimento nel nostro paese. La sua morte ha scatenato una serie di speculazioni e voci infondate riguardo alle cause del suo decesso. In questo contesto, Giorgio Assumma, amico di lunga data e collaboratore, ha deciso di fare chiarezza, smentendo le teorie più fantasiose e raccontando una delle ultime confidenze di Pippo riguardanti Stefano De Martino.

L’amicizia tra Giorgio Assumma e Pippo Baudo

L’amicizia tra Assumma e Baudo ebbe inizio sessantacinque anni fa, quando il giovane conduttore, originario della Sicilia, arrivò a Roma per un provino in Rai. Da quel momento, i due divennero inseparabili, condividendo momenti di lavoro e vita personale. “Se va male il provino mi prenda a lavorare con lei”, era una delle battute ricorrenti di Pippo, che esprimeva così la sua fiducia e ammirazione nei confronti di Assumma. Un legame che superava la semplice collaborazione professionale, diventando una vera e propria amicizia fraterna.

Le cause della morte di Pippo Baudo

La scomparsa di Pippo Baudo ha portato alla circolazione di varie teorie, compresi suggerimenti su una lunga malattia e addirittura un presunto incidente domestico. Tuttavia, Giorgio Assumma ha smentito queste voci: “Niente di tutto questo”, ha affermato. Secondo Assumma, Pippo ha affrontato un indebolimento neurologico alle gambe, accompagnato da un peggioramento della vista. Questo declino fisico non era stato oggetto di grande attenzione, poiché Baudo aveva scelto di gestirlo con riserbo e dignità.

Gli ultimi mesi di vita di Pippo Baudo

Nei mesi precedenti alla sua morte, Pippo Baudo ha vissuto principalmente in casa, limitando le sue uscite. L’unica eccezione è stata la festa per i 90 anni di Pierfrancesco Pingitore, un evento significativo per il suo cerchio di amici. Assumma ha rivelato che Pippo, nonostante la sua vista compromessa, riusciva a riconoscere le persone grazie alla loro voce. Le lunghe telefonate con Assumma erano diventate un modo per mantenere un contatto, dove Baudo si divertiva ad ascoltare barzellette raccontate dall’amico, ridendo e trovando conforto in quei momenti.

La confidenza su Stefano De Martino

Una delle rivelazioni più significative che Assumma ha condiviso riguarda il pensiero di Pippo su Stefano De Martino, considerato da Baudo come il suo “successore” ideale. “Ha capito il modo di parlare al popolino”, racconta Assumma, riportando le parole di Pippo. Questo non significava una successione formale, ma piuttosto un riconoscimento del talento di De Martino, capace di mantenere un contatto autentico con il pubblico e di portare leggerezza e ritmo alla televisione di oggi.

Giorgio Assumma ha infine rivelato l’emozione provata durante il commiato di Pippo Baudo. “Io che non mi commuovo mai, mi sono commosso vedendolo nella bara con il suo smoking”, ha confessato. Il feretro, chiuso insieme a Tiziana, la figlia, e a Dina Minna, storica assistente, rappresenta un gesto di affetto e sobrietà, in linea con la vita di un uomo che ha saputo mantenere il filo del racconto televisivo italiano per decenni. Pippo Baudo ha lasciato in eredità non solo il suo talento, ma anche un’etica del lavoro e un amore per la televisione che continueranno a ispirare generazioni future.

Luigi Ferraris

Sono un appassionato di politica e attualità, con anni di esperienza nel mondo del giornalismo. La mia carriera mi ha portato a esplorare le dinamiche del potere, le questioni sociali e gli eventi che plasmano il nostro presente. Collaboro con cinturaovest.it per offrire analisi approfondite e commenti critici su temi di rilevanza nazionale e locale. Cresciuto in un contesto dove il dibattito politico era sempre al centro delle discussioni, ho sviluppato un forte senso critico e la capacità di contestualizzare le notizie in modo accessibile per i lettori. Credo fermamente nel potere dell'informazione come strumento di cambiamento e mi impegno a raccontare storie che stimolino la riflessione e il dialogo. Quando non scrivo, mi piace immergermi nella lettura e nei documentari, sempre alla ricerca di nuove prospettive e idee.

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