Un episodio inquietante ha scosso le tranquille foreste dell’Aprica, dove un turista di 64 anni è stato aggredito in un violento alterco con un altro cercatore di funghi. La lite, scaturita da un furto di un prezioso porcino, ha portato la vittima al pronto soccorso, mentre i carabinieri avviano le indagini per identificare l’aggressore. L’incidente è emblematico di un fenomeno sempre più diffuso: la “febbre da porcino” che ha colpito la Valtellina in questa stagione, portando molti a spingersi nei boschi con una determinazione che rasenta la follia.
Il 64enne, mentre si apprestava a raccogliere un porcino, è stato sorpreso da un altro cercatore che, giunto pochi istanti prima, ha portato via il fungo. Alla richiesta di chiarimenti, la reazione dell’aggressore è stata violenta: un colpo di testa seguito da un bastone alla testa. Sanguinante e stordito, l’uomo è riuscito a chiedere aiuto ai gestori dell’impianto del Palabione, che hanno prontamente attivato i soccorsi. Trasportato in codice giallo all’ospedale, fortunatamente non è in pericolo di vita, ma le ferite riportate richiederanno un periodo di recupero.
la stagione dei funghi in valtellina
Questo fatto di cronaca non è un caso isolato, ma piuttosto un sintomo di una situazione che si sta facendo sempre più allarmante. La stagione dei funghi in Valtellina, infatti, è stata straordinariamente favorevole, dopo un 2023 deludente in termini di raccolti. Il clima caldo e le abbondanti piogge hanno creato le condizioni perfette per la crescita di queste prelibatezze. Domenico Cioccarelli, presidente della Sita (Società Industrie Turistiche Aprica), ha confermato che i boschi sono pieni di funghi, alcuni dei quali possono essere trovati anche lungo le strade, attirando cercatori da ogni dove.
i rischi della raccolta di funghi
Tuttavia, la corsa al fungo non è priva di rischi. Duilio Tagliaferri, micologo dell’Agenzia di Tutela della Salute della Montagna, avverte che i pericoli maggiori non derivano tanto dai funghi velenosi, quanto dagli incidenti che possono verificarsi durante la raccolta. Ecco alcuni dei principali rischi:
- Scivolate
- Cadute in aree impervie
- Incidenti legati all’attraversamento di corsi d’acqua
“È più facile morire cercando funghi che mangiandoli”, sottolinea Tagliaferri, che ricorda come, solo nei primi giorni di questa stagione, siano già state registrate cinque vittime nella provincia.
la competizione tra cercatori
La caccia ai funghi in Valtellina ha anche assunto toni da competizione. Cercatori provenienti da tutta la Lombardia affollano i boschi nei pressi di Oga, Albaredo, Bema e lungo la Costiera dei Cech. Alcuni di loro partono addirittura prima dell’alba o, in alcuni casi, di notte, armati di torce per avere un vantaggio sulla concorrenza. “Una follia”, commenta Tagliaferri, esortando i cercatori a dotarsi dell’equipaggiamento adeguato: scarponi, pantaloni lunghi, bastone e cesto in vimini, e a non andare mai da soli.
Inoltre, è importante ricordare che in Italia la raccolta di funghi di notte è vietata dalla maggior parte delle leggi regionali, che stabiliscono orari precisi per la raccolta, generalmente dall’alba al tramonto. Questa restrizione è motivata dalla necessità di garantire la sicurezza dei cercatori e la tutela dell’ambiente.
Le tensioni e le aggressioni nel mondo della ricerca di funghi sollevano interrogativi su come la passione per questa attività possa sfociare in comportamenti violenti. La ricerca di funghi, un’attività che dovrebbe essere fonte di gioia e relax, rischia di trasformarsi in una battaglia per la sopravvivenza, dove la competizione e la brama di raccogliere il fungo più pregiato possono portare a conseguenze gravi e inaspettate. La comunità locale e le autorità competenti dovranno riflettere su come gestire questa crescente tensione e promuovere un comportamento più sicuro e rispettoso tra i cercatori di funghi.