Pompei, la celebre città romana sepolta dalle ceneri del Vesuvio nel 79 d.C., è una delle mete turistiche più affascinanti al mondo. Tuttavia, nonostante il suo valore storico, è soggetta a episodi di vandalismo e furto. Recentemente, un turista scozzese di 51 anni ha tentato di portare via un pezzo di storia, raccogliendo sei pietre dal sito archeologico e nascondendole nel suo zaino. Il suo tentativo di furto è stato sventato grazie all’attenzione di una guida turistica, la quale ha svolto un ruolo cruciale nel fermare l’appropriazione indebita di beni culturali.
il furto sventato
L’episodio è avvenuto in una serata di ottobre, quando la guida, mentre accompagnava un gruppo di visitatori, ha notato il comportamento sospetto dell’uomo. Si trovava nei pressi della basilica, un’area ricca di storia e significato, quando ha osservato il turista raccogliere pezzi di pavimento e riporli nel suo zaino. Senza pensarci due volte, la guida ha immediatamente allertato la direzione del parco archeologico e il corpo di vigilanza di piazza Esedra, fornendo una descrizione dettagliata dell’uomo e delle sue azioni.
l’intervento delle forze dell’ordine
L’intervento tempestivo ha attivato una rete di sicurezza già predisposta per proteggere il patrimonio culturale. La direzione del parco ha contattato i carabinieri del posto fisso all’interno degli scavi, richiedendo loro di individuare il sospetto. Grazie alle informazioni fornite dalla guida, i militari sono riusciti a rintracciare il turista poco dopo, nei pressi della stazione Eav di Villa dei Misteri, una zona di passaggio per molti visitatori.
All’apertura dello zaino, i carabinieri hanno trovato non solo cinque pietre, ma anche un frammento di laterizio, un materiale comunemente utilizzato nell’antichità. Il turista scozzese è stato denunciato per furto aggravato, un reato che in Italia prevede sanzioni severe, soprattutto quando si tratta di beni culturali. Le pietre e il frammento di laterizio sono stati recuperati e restituiti al parco, dove saranno nuovamente esaminati dagli esperti per verificarne lo stato e l’autenticità.
la reazione delle autorità
L’episodio ha suscitato una forte reazione da parte delle autorità locali e dei dirigenti del parco archeologico. Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, ha espresso il suo apprezzamento per l’attenzione e la professionalità della guida turistica, sottolineando l’importanza di un intervento sinergico tra personale di vigilanza e forze dell’ordine. Ha dichiarato: «Complimenti e grazie alla guida turistica così attenta, ai nostri ottimi custodi e addetti alla vigilanza e all’Arma dei Carabinieri per questo intervento sinergico per la tutela del patrimonio».
Questo episodio non è isolato; negli ultimi anni, Pompei ha visto un incremento dei tentativi di furto di reperti archeologici, spinti dalla crescente domanda di oggetti legati alla storia antica. Tali atti non solo danneggiano il sito, ma impoveriscono anche il patrimonio culturale collettivo. Ogni piccolo frammento ha un valore inestimabile per la comprensione della vita quotidiana degli antichi romani.
Le autorità hanno intensificato i controlli per prevenire furti e atti vandalici. Sono stati implementati sistemi di sorveglianza più avanzati e aumentati i turni di vigilanza. Inoltre, le guide turistiche sono state sensibilizzate sulla necessità di monitorare comportamenti sospetti, rendendole parte attiva nella protezione del patrimonio archeologico.
Pompei, con il suo straordinario stato di conservazione e la sua ricca storia, continua ad attrarre milioni di visitatori ogni anno. Tuttavia, con questo privilegio viene anche la responsabilità di preservare e proteggere ciò che è rimasto di quella grande epoca. La crescente attenzione verso la tutela del patrimonio culturale è fondamentale per garantire che le future generazioni possano continuare a godere di queste meraviglie. Ogni tentativo di furto rappresenta non solo un atto contro la legge, ma anche un attacco alla nostra storia condivisa. La collaborazione tra guide, custodi e forze dell’ordine è essenziale per mantenere intatta la bellezza e l’integrità di siti come Pompei.