Fabio Manuel Mulas è pronto a tornare sul set per girare il tanto atteso sequel di “Bandidos e Balentes. Il codice non scritto”. Questo film ha riscosso un’accoglienza trionfale da parte della critica internazionale, diventando la pellicola sarda più premiata di sempre con ben 191 riconoscimenti. Il nuovo capitolo, intitolato “Bandidos e Balentes 2. La resa dei conti”, promette di proseguire la narrazione con un thriller avvincente, ambientato in una Sardegna vibrante e ricca di colori.
Le riprese inizieranno la prossima primavera, un periodo ideale per catturare la bellezza mozzafiato dell’isola. Mulas ha scelto di girare interamente in Sardegna, selezionando location straordinarie come:
- Parco Nazionale dell’Asinara
- Area Marina Protetta dell’Isola dell’Asinara
- Barbagia di Ollolai
- Ogliastra
- Bono, il suo paese d’origine
- Foresta di Burgos, nel Goceano
Questi luoghi evocano storie e tradizioni radicate nel cuore della Sardegna.
Una trama ricca di sfide e dualità
La trama del sequel si sposterà temporalmente dagli anni Cinquanta agli anni Settanta e fino agli anni 2000, per esplorare il mondo delle faide locali e la lotta tra diverse fazioni. Da un lato ci sono i “Bandidos”, giovani sardi che affrontano le sfide della vita con determinazione; dall’altro, le “Balentes”, ragazze coraggiose pronte a difendere ciò in cui credono. La dualità tra queste due fazioni sarà centrale nella narrazione, dando vita a un thriller ricco di colpi di scena, ispirato a storie realmente accadute che hanno segnato la storia recente dell’isola.
Mulas non si limita a raccontare una storia di violenza e conflitto, ma cerca di catturare l’essenza della cultura sarda, con un occhio particolare per le tradizioni e le storie che hanno forgiato l’identità di questo popolo. La colonna sonora del film sarà arricchita dalla musica pop rock della band nuorese Ammerare, guidata da Daniele Barbato Boe, celebrando così il talento musicale sardo, un elemento imprescindibile del patrimonio culturale dell’isola.
Un cast autentico e omaggi culturali
Il cast del film sarà composto quasi interamente da attori sardi e partenopei, molti dei quali non professionisti. Tra loro spicca Giuseppe Tanda, un giovane allevatore di Benetutti, scelto per interpretare il protagonista maschile. Questa scelta riflette la volontà di Mulas di avvicinare il pubblico a volti autentici, rappresentanti di una comunità che vive e respira le storie narrate sul grande schermo.
In un’ottica di omaggio ai grandi artisti sardi, il regista intende rendere omaggio a voci straordinarie come quelle di Maria Carta e Andrea Parodi, figure emblematiche della musica folk sarda. La presenza di tali riferimenti culturali non solo arricchisce la trama, ma offre anche un’opportunità per riflettere sull’importanza della musica come veicolo di identità e memoria collettiva.
Un legame con il mondo e un nuovo sguardo sulla Sardegna
Mulas ha previsto che alcune icone del jet set internazionale facciano delle apparizioni speciali nel film, portando una dimensione ulteriore alla narrazione. Queste apparizioni non sono solo un modo per attrarre un pubblico più vasto, ma anche per sottolineare la connessione tra la Sardegna e il resto del mondo, un legame sempre più forte grazie alla crescente attenzione verso la cultura e le tradizioni sarde.
Il regista ha chiarito che, nonostante il titolo possa sembrare fuorviante, la Sardegna che intende raccontare non è quella legata agli stereotipi del banditismo e dei sequestri di persona. Con “Bandidos e Balentes. Il codice non scritto”, Mulas ha già dimostrato di avere un occhio critico verso le narrazioni prevalenti e di voler offrire una visione più sfumata e complessa della realtà sarda. La sua capacità di raccontare storie di vita vissuta ha già conquistato il pubblico, come dimostrato dal trionfo al New York Universal Film Festival, una rassegna dedicata al cinema indipendente.
Con l’inizio delle riprese di “Bandidos e Balentes 2. La resa dei conti” previsto per la primavera, le aspettative sono alte e la comunità sarda è in fermento per vedere come Mulas continuerà a intrecciare le storie di vita, tradizione e cultura in un thriller che promette di essere tanto emozionante quanto significativo.