Cogne, un affascinante comune situato nel cuore delle Alpi valdostane, è attualmente al centro di un mistero inquietante che ha scosso la comunità locale e gli amanti degli animali. Da fine giugno, almeno 30 gatti sono scomparsi dalle frazioni di Lillaz e Sonveulla, suscitando preoccupazione tra i residenti e attirando l’attenzione delle autorità. La Procura di Aosta ha avviato un’inchiesta per cercare di fare luce su questi eventi che si sono verificati in un brevissimo lasso di tempo, creando un clima di ansia e sospetto in una località nota per la sua bellezza e tranquillità.
Indagini e segnalazioni
Le prime segnalazioni di sparizioni sono state ricevute dai Carabinieri, che hanno subito avviato delle indagini. Uno degli elementi più inquietanti emersi finora riguarda il ritrovamento di un collarino con un airtag, abbandonato in un prato. Questo collarino apparteneva a un gatto scomparso, ma non sono stati trovati ulteriori indizi che possano spiegare il mistero. I residenti, temendo per la sicurezza dei loro animali, hanno iniziato a tenerli in casa. Una proprietaria ha dichiarato al giornale locale Aostasera: «Il mio gatto sta benissimo, adesso per sicurezza lo tengo in casa».
Ipotesi e preoccupazioni
Le motivazioni dietro queste scomparse rimangono un mistero. Non sono stati trovati cadaveri né segni di mutilazioni o abbandoni nei rifiuti, alimentando così una serie di ipotesi che spaziano da:
- Ricorso a veleni
- Pratiche di riti occultistici
- Possibili attacchi da parte di predatori selvatici
Senza evidenze concrete, queste rimangono solo voci e speculazioni. Le autorità stanno cercando di stabilire se si tratti di un atto doloso o di eventi casuali, mentre la comunità è in allerta e cerca di proteggere i propri animali.
Mobilitazione delle associazioni animaliste
Le associazioni animaliste hanno deciso di non restare a guardare e hanno iniziato a mobilitarsi per sensibilizzare l’opinione pubblica e dare voce a questa emergenza. L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha parlato di una possibile «opera assassina di mano umana» e ha annunciato l’ingaggio di un profiler per delineare un identikit psicologico del presunto responsabile. Inoltre, l’associazione ha messo a disposizione una taglia di 1.000 euro per chiunque fornisca informazioni utili a risolvere il caso. Anche la Lndc Animal Protection ha lanciato un allerta, affermando che «questi episodi sono sicuramente opera di qualche persona senza scrupoli che agisce indisturbata sfruttando la fiducia degli animali verso l’uomo».
Le autorità locali hanno esortato i proprietari di gatti scomparsi a sporgere denuncia e a segnalare ogni dettaglio utile. Questa richiesta è particolarmente importante poiché ogni informazione, anche se apparentemente insignificante, potrebbe contribuire a chiarire la situazione. La comunità di Cogne, nota per l’amore verso gli animali e per la sua vocazione turistica, si trova ora a dover affrontare una grave crisi di immagine. L’ansia tra i residenti e i visitatori potrebbe avere ripercussioni significative sul flusso turistico, un settore fondamentale per l’economia locale.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che Cogne è una località montana molto apprezzata per le sue bellezze naturali e per le attività all’aperto, come escursioni, arrampicate e sci. La scomparsa di un numero così elevato di gatti in un periodo di alta stagione turistica potrebbe creare un clima di sfiducia e preoccupazione tra i turisti, che potrebbero decidere di rimandare o annullare le proprie visite. Questo, a sua volta, rappresenterebbe un danno economico per il comune, già provato da eventi imprevisti come la pandemia di COVID-19.
In questo contesto, i residenti non solo si preoccupano per la sicurezza dei loro animali, ma anche per il futuro della loro comunità. Le autorità locali stanno cercando di rassicurare i cittadini e i turisti, sottolineando l’importanza della collaborazione tra la popolazione e le forze dell’ordine per risolvere il problema. È fondamentale che tutti siano vigili e pronti a segnalare qualsiasi informazione utile, in modo da riportare la tranquillità in un luogo che ha sempre rappresentato un rifugio per chi ama la natura e gli animali.
Le indagini proseguono, e la speranza è che si riesca a fare luce su questo inquietante mistero. La comunità di Cogne, unita nella sua preoccupazione, attende risposte e si augura di poter tornare a vivere in serenità, con la certezza che i propri amici a quattro zampe possano tornare a casa sani e salvi.