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Categories: Cronaca

Familiari di Simona Cinà chiedono verità sulla morte in piscina: «Dove sono i suoi vestiti?»

La tragica morte di Simona Cinà, una giovane di 20 anni trovata senza vita in una piscina durante una festa di laurea a Bagheria, nel Palermitano, ha scosso non solo la sua famiglia, ma l’intera comunità. Le parole della madre, che in lacrime chiede giustizia e chiarezza, risuonano forti e chiare: «Voglio sapere cosa è successo a mia figlia, perché è morta, io voglio sapere solo perché». Queste parole esprimono il dolore e la frustrazione di genitori che cercano risposte in un momento di inimmaginabile sofferenza.

il contesto della tragedia

Simona, conosciuta per la sua passione per lo sport, in particolare per la pallavolo, era descritta dai familiari come una ragazza vivace e piena di vita. La tragedia è avvenuta in un contesto che, a prima vista, sembrava festoso. Tuttavia, la mancanza di chiarezza sugli eventi che hanno portato alla sua morte sta alimentando dubbi e sospetti. Il padre di Simona ha sollevato questioni inquietanti riguardo alla presenza di alcolici durante la festa: «C’erano solo bottiglie d’acqua, la piscina era pulita. Dov’è finito l’alcool?». Un interrogativo che non trova risposta e che contribuisce ad aumentare la tensione attorno a questo caso.

indagini e misteri

La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, anche se, stando alle prime indagini, si ipotizza che la giovane possa essere stata colta da un malore o che si sia trattato di un incidente. Tuttavia, resta il mistero su come sia potuto succedere senza che nessuno se ne accorgesse. Simona è stata trovata priva di vita intorno alle quattro del mattino, in un momento in cui molti partecipanti alla festa si erano già allontanati e gli organizzatori stavano iniziando le operazioni di pulizia. Questo solleva ulteriori interrogativi sulla sorveglianza durante la festa e sulla responsabilità degli organizzatori.

Il giorno successivo alla tragedia, la procura ha previsto l’autopsia sul corpo di Simona, un passaggio fondamentale per chiarire le cause della morte. L’avvocato Gabriele Giambrone, che rappresenta la famiglia, ha sottolineato l’importanza di far luce su questa vicenda, affermando che ci sono ancora «tanti punti oscuri». La sorella gemella di Simona, Roberta, e il fratello Gabriele hanno espresso la loro incredulità e il dolore per la perdita della loro cara: «Quando siamo arrivati, il corpo di nostra sorella era già a bordo piscina, coperto da un telo, con il costume. Ma ci sono tante cose che non tornano».

la scomparsa dei vestiti e le testimonianze

Un aspetto particolarmente inquietante riguarda la scomparsa dei vestiti di Simona. «Non abbiamo trovato i vestiti di mia sorella, ma solo le scarpe», ha dichiarato Roberta, un dettaglio che contribuisce a creare un’atmosfera di mistero e confusione attorno alla morte della giovane. Inoltre, i video postati dagli amici durante la festa, ora sotto esame degli investigatori, mostrano Simona in un momento di spensieratezza, danzante e sorridente, mentre si godeva la festa. Ma cosa è accaduto dopo? Perché nessuno ha notato il suo malessere?

Le compagne di squadra di Simona, della Acds Capacense, hanno voluto esprimere il loro cordoglio attraverso un messaggio toccante, descrivendo il loro shock e il dolore per la perdita di una persona così amata. «Incredule, scioccate, attonite. Abbiamo aspettato. Abbiamo aspettato che la notte trascorsa ci convincesse che è stato solo un brutto sogno», scrivono. La loro testimonianza sottolinea quanto fosse radicata Simona nella vita della comunità sportiva e quanto la sua mancanza sarà avvertita profondamente.

La richiesta di chiarezza da parte della famiglia di Simona è un appello non solo alla giustizia, ma anche alla responsabilità di chi organizza eventi simili. In un’epoca in cui la sicurezza durante le feste è un tema caldo, questa tragedia riporta l’attenzione sulle misure da adottare per garantire la protezione dei partecipanti.

La comunità attende con ansia gli sviluppi delle indagini, sperando che possano portare a risposte concrete e giustizia per Simona Cinà, una giovane la cui vita è stata stroncata troppo presto. La speranza è che la verità emerga, affinché simili tragedie possano essere evitate in futuro.

Tiziana Nava

Sono una giovane redattrice di Cintura Ovest, appassionata di esplorazione e narrazione. Ogni giorno mi avventuro nel nostro territorio, alla scoperta di storie autentiche e sorprendenti delle persone che lo abitano. Credo fermamente che ogni incontro possa rivelare una nuova prospettiva e un racconto unico da condividere. Oltre alla mia passione per il giornalismo, nutro un amore profondo per la televisione e il mondo dello spettacolo. Mi piace seguire le ultime novità e analizzare come la cultura pop possa influenzare le vite quotidiane. Scrivere per Cintura Ovest mi offre l’opportunità di unire le mie due passioni, portando alla luce non solo le storie locali ma anche le connessioni con il panorama culturale più ampio. Quando non sono in giro a scoprire nuovi volti e luoghi, mi trovate immersa in una serie TV o a discutere degli ultimi eventi nel mondo dello spettacolo. Sono sempre pronta a raccontare e a far conoscere ciò che rende il nostro territorio così speciale.

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