Il Grand Hotel di Rimini si prepara ad accogliere un evento culturale di grande importanza, dedicato a uno dei più celebri protagonisti della commedia italiana: Alberto Sordi. Mercoledì 30 luglio, alle ore 17.30, avrà luogo l’inaugurazione della mostra “Alberto Sordi, maschera di un Vitellone”, un omaggio alla vita e alla carriera di un attore che ha segnato un’epoca. L’evento vedrà la partecipazione di illustri ospiti come Stefania Sandrelli, Enrico Vanzina, Simona Ventura e Giovanni Terzi, dando il via a una serie di eventi che celebrano la Dolce Vita italiana.
dettagli della mostra
Curata da Marco Dionisi Carducci e supervisionata da Paola Comin, storica collaboratrice di Sordi, la mostra sarà aperta fino al 28 agosto con ingresso libero. Questo progetto fa parte della sesta edizione della Terrazza della Dolce Vita, un’iniziativa culturale promossa da Ventura e Terzi, che da anni si occupa di eventi focalizzati sulla cultura e sulla storia del cinema italiano. L’inaugurazione includerà un’intervista a Stefania Sandrelli, che ha condiviso con Sordi momenti indimenticabili del panorama cinematografico.
il legame con fellini
Il legame tra Alberto Sordi e Federico Fellini, entrambi nati nel 1920, è uno dei capitoli più affascinanti della storia del cinema italiano. Fellini riconobbe per primo il potenziale di Sordi, dirigendolo nel film “Lo Sceicco Bianco” del 1952, un’opera che segnò l’inizio di una fruttuosa collaborazione artistica. Il ruolo di Sordi ne “I vitelloni” (1953), ambientato a Rimini, sua città natale, rappresenta un momento cruciale della sua carriera. Qui, Sordi interpreta magistralmente l'”Alberto mammone”, un personaggio che incarna le insicurezze dell’italiano medio, mettendo in luce la sua grande capacità di “maschera” cinematografica.
un percorso attraverso la carriera di sordi
La mostra non si limita a celebrare il sodalizio con Fellini, ma offre un percorso che abbraccia i sessant’anni di carriera di Sordi, un vero e proprio mattatore della commedia italiana. Attraverso una selezione di fotografie, molte delle quali inedite, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare il talento straordinario dell’attore, il cui percorso artistico è stato fortificato da anni di gavetta. La sua formazione ha avuto inizio nel mondo della radio, per poi passare al teatro di rivista e al doppiaggio, esperienze che hanno affinato la sua arte e la sua capacità di comunicare emozioni.
I visitatori potranno ammirare:
- Pellicole iconiche come “Un americano a Roma” e “Il Marchese del Grillo”.
- Filmati storici dei cinegiornali dell’Istituto Luce-Cinecittà.
- Documenti e sceneggiature, oltre a bozzetti del manifesto “I Vitelloni”.
- Il costume de “Il Marchese del Grillo”, realizzato da Gianna Gissi.
Ogni fotografia e ogni oggetto esposto rappresentano un pezzo fondamentale della storia del cinema italiano.
La mostra “Alberto Sordi, maschera di un Vitellone” si inserisce perfettamente nel contesto della Terrazza della Dolce Vita, un’iniziativa che mira a riportare in vita il fascino di un’epoca passata, ma che continua a vivere attraverso le opere di artisti come Sordi. L’attenzione al dettaglio e la cura nel presentare la sua carriera testimoniano un profondo rispetto per la figura di Sordi, che ha saputo interpretare con maestria le sfide e le trasformazioni della società italiana nel corso degli anni.
In conclusione, l’esposizione rappresenta un’importante occasione per riflettere sull’eredità lasciata da Alberto Sordi, non solo come attore, ma anche come simbolo di un modo di vivere e di sentire tipicamente italiano. La sua presenza continua a essere avvertita nel panorama culturale, e questa mostra si propone di rendere omaggio a un gigante della commedia, la cui maschera si è trasformata in un riflesso delle speranze, delle paure e delle gioie degli italiani.