Il fioretto azzurro ha riconquistato il suo posto sul tetto del mondo. Nella quinta giornata dei Campionati del Mondo di scherma a Tbilisi, il quartetto formato da Guillaume Bianchi, Filippo Macchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi ha ottenuto un trionfo che segna un momento storico per la scherma italiana, regalando il primo titolo all’Italia in questa edizione della rassegna iridata. La finale, che ha tenuto col fiato sospeso gli appassionati, si è conclusa con un emozionante 43-43 contro gli Stati Uniti, grazie a un’ultima stoccata decisiva che ha permesso agli azzurri di riportare a casa una medaglia d’oro che mancava dai Mondiali del 2022 tenutisi al Cairo.
La giornata di gara
La giornata di gara è iniziata con il piede giusto per gli azzurri, che hanno esordito con una convincente vittoria contro la Croazia. Questo primo successo ha dato il via a una serie di performance straordinarie che hanno visto gli schermitori italiani superare facilmente Singapore negli ottavi di finale con un punteggio di 45-20. La squadra, guidata dal commissario tecnico Simone Vanni, ha mostrato una determinazione e una grinta straordinarie, continuando a dominare anche nel quarto di finale contro la Polonia, battuta con un punteggio di 45-36.
La semifinale e la finale
La semifinale ha visto gli azzurri affrontare la Francia, una sfida che richiamava alla mente la finale degli Europei di Genova, dove l’Italia si era già imposta. Anche stavolta, gli azzurri hanno dimostrato la loro superiorità, chiudendo la partita con un netto 45-30 e garantendosi così un posto nella finale contro gli Stati Uniti, una delle squadre più temute e rispettate nel panorama della scherma mondiale.
La finale è iniziata con un entusiasmo palpabile e Bianchi ha dato il via agli eventi con un primo assalto strepitoso, portando l’Italia sul 5-0. Tuttavia, la tensione è aumentata quando Macchi ha incontrato delle difficoltà, consentendo all’americano Alexander Massialas di recuperare terreno e portare gli Stati Uniti in vantaggio. La sfida si è mantenuta equilibrata, con scambi di colpi e colpi di scena. Bianchi ha avuto un altro momento di gloria nel quinto assalto, riportando l’Italia in vantaggio sul 25-21. Marini ha continuato a spingere, e nel settimo assalto, Macchi ha portato a +10 il vantaggio azzurro.
Tuttavia, non tutto è andato secondo i piani. Marini, che nel torneo individuale aveva subito una sconfitta ai sedicesimi, ha faticato nel suo assalto, segnando solo 2 punti contro i 10 degli avversari, riducendo il margine di vantaggio degli azzurri. Con gli Stati Uniti che si avvicinavano pericolosamente, Bianchi ha assunto il compito cruciale di chiudere la partita. Con una stoccata di vantaggio, è riuscito a mantenere la calma e a portare a casa il titolo, permettendo all’Italia di festeggiare un oro tanto atteso.
Un trionfo storico
Questo trionfo segna il 25° oro a squadre ai Mondiali per il fioretto maschile italiano, un risultato che sottolinea la tradizione e la forza della scherma azzurra nel panorama internazionale. La squadra, composta in gran parte da atleti che hanno già dimostrato il loro valore, ha dimostrato una compattezza e una fiducia reciproca che sono state fondamentali nel corso della competizione. “Tutta la giornata è sembrato facile perché l’approccio è stato spettacolare. In finale avevamo di fronte avversari con esperienza che ci studiano; noi siamo stati bravissimi a reggere”, ha dichiarato Foconi, 35 anni, schermitore romano che ha contribuito in modo decisivo al successo della squadra.
Tuttavia, non tutte le notizie provenienti da Tbilisi sono state positive per l’Italia. Le spadiste, che avevano conquistato l’oro olimpico, hanno subito un’uscita deludente, rimanendo fuori dal podio. La squadra, guidata dal ct Dario Chiadò e composta da Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Sara Maria Kowalczyk, ha visto la sua corsa verso le medaglie fermarsi nella finale per il terzo posto, dove è stata battuta dalla Corea con un punteggio di 37-31. La semifinale, che ha rappresentato una rivincita dell’ultimo atto olimpico, ha visto le azzurre soccombere alla Francia con un punteggio di 45-32.
L’evento di Tbilisi ha messo in luce non solo i successi ma anche le sfide del movimento schermistico italiano, che, nonostante le delusioni, continua a dimostrare di avere talenti di livello mondiale pronti a lottare per il prestigio e l’onore della nazione. Mentre i fiorettisti festeggiano il loro brillante successo, la speranza è che l’intera squadra, maschile e femminile, possa continuare a lavorare e a migliorarsi in vista dei prossimi appuntamenti internazionali.