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L’orsa Jj4 ha ufficialmente lasciato il Trentino, segnando un momento significativo nella gestione della fauna selvatica in Italia. Nella serata del 19 luglio 2023, in coincidenza con la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Jj4 è stata trasferita dal Centro faunistico del Casteller verso la Germania. La sua nuova dimora è il “Parco alternativo per orsi e lupi” situato a Bad Rippoldsau-Schapbach, ai margini della Foresta Nera. Questo parco è specializzato nella gestione di esemplari problematici e già ospita altri due orsi provenienti dal Trentino: Jurka, madre di Jj4, e Dj3, sua sorella.
Il trasferimento di Jj4 era atteso da tempo, ma ha subito diversi rinvii a causa di problemi logistici e condizioni meteo avverse. Finalmente, l’operazione è stata resa possibile grazie al finanziamento completo da parte della Fondazione tedesca che gestisce il parco. Questa organizzazione ha coperto sia i costi tecnici che economici, lanciando anche una campagna di raccolta fondi per coprire i costi della nuova area, stimati attorno al milione di euro.
La storia di Jj4 è emblematica di un dibattito che ha polarizzato l’opinione pubblica per oltre due anni. L’orsa era stata catturata dopo l’incidente mortale avvenuto nel 2021, quando il runner Andrea Papi venne attaccato e ucciso nei boschi di Caldes. Questo evento ha sollevato un acceso dibattito sulla sicurezza pubblica e sulla gestione della fauna selvatica, portando a una serie di provvedimenti, inclusi decreti di abbattimento che poi furono sospesi. Jj4 era rinchiusa nel Centro faunistico dal mese di aprile 2023, dopo essere stata identificata come la responsabile dell’aggressione mortale.
L’assessore provinciale alle foreste, Roberto Failoni, ha confermato ufficialmente il trasferimento, sottolineando l’intenzione di restituire al Casteller la sua funzione originale: un centro di accoglienza temporanea per animali feriti o in difficoltà, piuttosto che una struttura di detenzione per orsi considerati pericolosi. “Oggi si concretizza una scelta che portiamo avanti da tempo”, ha dichiarato Failoni, che ha anche informato personalmente la famiglia Papi riguardo al trasferimento dell’orsa.
Con la partenza di Jj4, al Casteller rimane solo un altro esemplare: l’orso M49, noto anche come “Papillon” per le sue celebri fughe. Questo orso ha una storia lunga e complessa, avendo fatto notizia per le sue ripetute evasioni dal recinto e le conseguenti operazioni di cattura. Attualmente, non è stata trovata una nuova sistemazione per lui, nonostante le proposte avanzate da varie associazioni ambientaliste. Anche per M49, la Provincia non esclude la possibilità di un trasferimento futuro, a condizione che si presentino le opportunità adeguate.
Il trasferimento di Jj4 segna una tappa importante nella gestione dei grandi carnivori da parte della giunta provinciale presieduta da Maurizio Fugatti. La giunta ha confermato una linea dura nei confronti degli esemplari considerati pericolosi, affermando che l’abbattimento rimane una possibilità concreta nel caso in cui non si riesca a garantire la sicurezza pubblica. Questa posizione ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che la sostengono come necessaria per la sicurezza dei cittadini, mentre altri la criticano come una misura eccessiva e non sostenibile.
Il caso di Jj4 ha messo in luce le difficoltà di bilanciare la tutela della fauna selvatica e la sicurezza pubblica. L’orsa è diventata un simbolo di questo conflitto: da un lato, il desiderio di proteggere gli animali e il loro habitat, dall’altro, la legittima preoccupazione dei cittadini per la loro incolumità.
L’assegnazione di Jj4 a un parco specializzato in Germania è vista da alcuni come una soluzione positiva, che potrebbe permettere all’orsa di vivere in un ambiente più adatto, lontano da aree popolate e in un contesto dove è possibile una gestione più attenta e professionale degli animali considerati problematici. La struttura di Bad Rippoldsau-Schapbach, infatti, è progettata per garantire il benessere degli animali e ha esperienza nella cura di esemplari con comportamenti problematici.
Tuttavia, nonostante il trasferimento di Jj4 possa sembrare una chiusura di un capitolo, rimangono aperti interrogativi sul futuro della gestione degli orsi in Trentino. La questione dei grandi carnivori continua a essere al centro di un dibattito acceso, che coinvolge istituzioni, ambientalisti, agricoltori e cittadini. La gestione della popolazione di orsi e il loro impatto sulle comunità locali sono temi che richiedono un confronto costante e soluzioni condivise, in un contesto di crescente attenzione verso la biodiversità e la conservazione degli habitat naturali.
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