Corsi di formazione sul giornalismo culturale: un’opportunità da non perdere

Ripartono i corsi di formazione sul giornalismo culturale, un’iniziativa promossa dal Presidente Guido D’Ubaldo e dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio, che si propone di offrire ai partecipanti strumenti e competenze per raccontare la cultura italiana in modo coinvolgente e innovativo. Il prossimo incontro si terrà il 17 luglio 2025 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in collaborazione con la Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura. Questo ciclo di corsi, avviato nel 2023, è di grande rilevanza per chi desidera approfondire le proprie conoscenze nel campo del giornalismo.

Il corso dedicato a Ennio Flaiano

Il titolo del prossimo corso è “L’eredità di Ennio Flaiano: come ha cambiato il modo di raccontare Roma”. Questo appuntamento si concentrerà sulla figura di Flaiano, un autore che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale italiano. Nato a Pescara nel 1910 e trasferitosi a Roma all’età di 12 anni, Flaiano è stato un giornalista, scrittore e sceneggiatore di grande talento. La sua opera riflette perfettamente le complessità di un periodo di grandi cambiamenti.

Flaiano è noto per il suo occhio critico e la sua penna affilata, utilizzata per scrivere su diverse testate, tra cui:

  1. Il “Mondo” di Pannunzio
  2. Il “Corriere della Sera”
  3. “L’Europeo”
  4. “L’Espresso”

La sua visione della società italiana, spesso ironica e disincantata, rende le sue opere particolarmente attuali, anche a distanza di decenni dalla sua morte avvenuta nel 1972. Il suo unico romanzo, “Tempo di uccidere”, pubblicato nel 1947, vinse il primo Premio Strega, confermandolo come una delle voci più significative della letteratura italiana del Novecento.

L’impatto di Flaiano sulla cultura italiana

Oltre alla sua produzione letteraria, Flaiano ha firmato alcune delle sceneggiature più importanti del cinema italiano, collaborando con registi del calibro di Federico Fellini. I film “La dolce vita” e “Otto e mezzo” sono solo due esempi della sua genialità, che continua a influenzare il cinema contemporaneo. Inoltre, il suo testo teatrale “Un marziano a Roma” è diventato un punto di riferimento per gli scrittori che desiderano raccontare la capitale italiana.

Il corso di giornalismo culturale dedicato a Flaiano non si limiterà a esplorare la sua vita e le sue opere, ma analizzerà anche come il suo stile di scrittura e la sua visione del mondo abbiano influenzato il modo in cui raccontiamo Roma oggi. I partecipanti avranno l’opportunità di riflettere su come la narrazione culturale possa evolversi nel tempo, rispecchiando le trasformazioni sociali e politiche della città.

Un’opportunità di crescita professionale

L’incontro inizierà con i saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo, e del Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Stefano Campagnolo. A seguire, una serie di interventi arricchiranno il dibattito, con relatori di spicco come:

  • Enrico Vanzina, sceneggiatore e regista
  • Fabio Isman, giornalista de “Il Messaggero”
  • Paolo Conti, editorialista del “Corriere della Sera”
  • Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma
  • Tiberia De Matteis, giornalista de “Il Tempo”
  • Fabrizio Corallo, regista del documentario “Ennio Flaiano – Straniero in patria”
  • Luca Telese, direttore de “Il Centro”

Questi corsi di formazione sul giornalismo culturale rappresentano un’importante opportunità per i professionisti del settore e per chi desidera avvicinarsi a questo mondo. L’iniziativa non solo promuove la figura di Ennio Flaiano, ma favorisce anche un dialogo tra generazioni di giornalisti e artisti, stimolando una riflessione critica sulle modalità di narrazione della cultura italiana. Attraverso la collaborazione con istituzioni culturali come la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, l’Ordine dei Giornalisti del Lazio dimostra il suo impegno a valorizzare la cultura e a formare professionisti capaci di raccontare le storie che compongono il nostro patrimonio culturale.

Il ciclo di corsi non si limita a questo appuntamento, ma si inserisce in un contesto più ampio di eventi dedicati al giornalismo culturale. Fin dal suo avvio, nel 2023, l’iniziativa ha portato la formazione in musei, biblioteche storiche e set cinematografici, rendendo accessibile a un pubblico vasto la possibilità di apprendere e confrontarsi con la narrativa culturale in tutte le sue forme.

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