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L’atmosfera di Venezia, con i suoi affascinanti canali e le storiche piazze, è purtroppo offuscata da un problema crescente: il borseggio. Dall’inizio dell’anno, sono stati registrati oltre 1.300 portafogli svuotati, un dato allarmante che mette in evidenza come i ladri continuino a colpire in questa città, attirando turisti da tutto il mondo. Le forze dell’ordine, sebbene attive nella lotta contro questo fenomeno, si trovano a fronteggiare una situazione complessa e frustrante.
I furti a Venezia avvengono in modo rapido e furtivo, spesso sotto gli occhi increduli di chi passeggia. I ladri, descritti come “zanzanatori”, portano via tutto ciò che possono riutilizzare, abbandonando i portafogli svuotati in luoghi casuali. La commissaria Lorenza Mariutti ha rivelato che le forze dell’ordine hanno attualmente in custodia quindici sacchi pieni di portafogli rubati. Nonostante gli sforzi, solo quattro dei 240 borseggiatori arrestati in flagranza dall’inizio dell’anno sono stati incarcerati, evidenziando le lacune legali che consentono ai ladri di operare con impunità.
I turisti, in particolare quelli stranieri, rappresentano la maggior parte delle vittime di questi furti. Spesso ignari dei rischi, molti visitatori non hanno né il tempo né la voglia di intraprendere un processo per un portafoglio scomparso. Alcuni episodi eclatanti includono il furto subito da uno sceicco degli Emirati Arabi Uniti, derubato nella zona di Rialto, e un console del Brasile, dimostrando che nessuno è immune da questo fenomeno.
Un aspetto preoccupante è l’emergere di borseggiatori ultraminorenni. Bambini di appena 12 o 13 anni, provenienti principalmente da Milano e Roma, si aggirano per le calli di Venezia. Questi giovani ladri approfittano della loro età per sfuggire alle conseguenze legali, mentre il comandante della polizia locale, Marco Agostini, sottolinea come l’aumento di casi di bambini coinvolti nel furto sia una diretta conseguenza delle nuove leggi.
La polizia di Venezia, composta da circa 400 agenti, è costantemente impegnata a monitorare i luoghi più frequentati dai turisti, come Piazza San Marco e il Ponte di Rialto. Le strategie adottate comprendono pattugliamenti regolari e operazioni di infiltrazione. È essenziale anche sensibilizzare i turisti sui rischi del borseggio, fornendo consigli utili su come proteggere i propri beni. Ecco alcune raccomandazioni:
Le autorità locali, insieme alle associazioni di categoria e ai tour operator, stanno lavorando per migliorare la sicurezza e garantire che Venezia rimanga una meta affascinante e sicura per tutti i visitatori.
La lotta contro i borseggiatori richiede un approccio integrato e una continua vigilanza. La bellezza unica di Venezia, simbolo di arte e cultura, merita di essere vissuta senza il timore di subire furti e disagi.
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