A trent’anni dalla consegna del prestigioso Leone d’Oro alla Carriera al regista Giuseppe De Santis, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, in collaborazione con Titanus S.p.A., è pronto a presentare in anteprima mondiale il restauro di “Roma ore 11”. Questo evento si inserisce all’interno della sezione Venezia Classici dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, un’importante vetrina per i capolavori del passato e le opere di rilevanza storica.
Uscito nel 1952 e prodotto dalla storica casa cinematografica Titanus, “Roma ore 11” è considerato uno dei film emblematici del neorealismo italiano. Il film presenta un cast d’eccezione, con attori come Maria Grazia Francia, Delia Scala, Massimo Girotti, Raf Vallone e Lucia Bosè. La trama si sviluppa attorno a un tragico fatto di cronaca: un annuncio pubblicato su un giornale invita le ragazze a candidarsi per un posto da dattilografa, attirando centinaia di giovani donne da tutta Roma. L’attesa, però, si trasforma in un dramma quando una delle ragazze, nel tentativo di superare le altre, provoca una violenta agitazione che culmina nel crollo della scala.
l’importanza del restauro
Giuseppe De Santis, parlando del suo film, ha raccontato come la sua opera sia stata ispirata da eventi reali, sottolineando l’importanza di rappresentare la condizione femminile e la disoccupazione in una grande città come Roma. “Quasi tutti i miei film sono stimolati dalla cronaca o da un ambiente particolare. Questo episodio mi è sembrato emblematico di una certa condizione di disoccupazione femminile e, avendo già lavorato su storie con protagoniste donne, mi è sembrato naturale costruire un film attorno a loro”, ha dichiarato De Santis nel libro “L’avventurosa storia del cinema italiano”, curato da Franca Faldini e Goffredo Fofi.
Il restauro di “Roma ore 11” rappresenta un’importante iniziativa culturale, come sottolinea Gabriella Buontempo, presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. “Questo progetto non solo migliora la qualità visiva e sonora dell’opera, ma consente di apprezzarne appieno il valore storico e culturale. Attraverso il restauro, il pubblico di oggi può rivivere l’energia e l’urgenza del messaggio di De Santis, rendendo il film accessibile a nuove generazioni”, afferma Buontempo. Il film non solo racconta una storia di disoccupazione e speranza, ma offre anche uno sguardo critico sul mondo del lavoro e le sue ingiustizie, temi che rimangono attualissimi nel contesto sociale contemporaneo.
un’opportunità per celebrare la storia cinematografica
Guido Lombardo, presidente di Titanus, ha espresso il suo orgoglio per il restauro di questo capolavoro del neorealismo italiano: “Portare a Venezia il restauro di ‘Roma ore 11’ è un’opportunità per celebrare la nostra storia e la nostra memoria cinematografica. Questo evento, che si svolge a trent’anni dalla consegna del Leone d’Oro a De Santis, rappresenta un ponte tra epoche, un modo per custodire e rilanciare i capolavori del passato per le generazioni di oggi”.
Il restauro di “Roma ore 11” è stato realizzato nel 2025 dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale in collaborazione con Titanus S.p.A. L’operazione ha presentato alcune sfide, poiché i negativi originali risultano irreperibili. Pertanto, il team di restauro ha dovuto ricorrere a un controtipo sonoro per completare il lavoro. Le scansioni sono state effettuate dal CSC Digital Lab, mentre le operazioni di restauro sono state affidate al Laboratorio Video Master Digital S.r.l., specializzato nella preservazione e nel recupero di opere cinematografiche.
un messaggio attuale
Il progetto di restauro di “Roma ore 11” non si limita a ripristinare la qualità visiva e sonora del film, ma ha anche l’obiettivo di stimolare discussioni sui temi sociali che affronta. La pellicola, sebbene datata, continua a risuonare con le problematiche contemporanee, come l’ineguaglianza sociale, le difficoltà della vita urbana e le lotte delle donne per l’occupazione e il riconoscimento dei loro diritti.
La presenza di “Roma ore 11” alla Mostra di Venezia non è solo un omaggio al passato, ma anche un invito a riflettere sulle conquiste e le sfide attuali nel mondo del lavoro e della società. Questo restauro offre l’opportunità di rivalutare un’opera fondamentale del cinema italiano, rimettendo sotto i riflettori un regista che ha saputo raccontare con sensibilità e realismo le storie di donne e uomini comuni, le cui esperienze continuano a essere rilevanti e significative. Con questo restauro, il film di De Santis si prepara a incantare le nuove generazioni, continuando a ispirare e a provocare riflessioni sui temi eterni della condizione umana.