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Categories: Spettacolo

Il viaggio cinematografico di Iñárritu: un’installazione imperdibile alla Fondazione Prada

Il legame tra il Messico e il cinema è profondo e affascinante, e la Fondazione Prada di Milano è attualmente il palcoscenico di un evento che celebra questa connessione. A 25 anni dall’uscita di “Amores Perros”, il film di debutto del pluripremiato regista Alejandro G. Iñárritu, è stata inaugurata un’installazione cinematografica dal titolo “Sueño Perro: A Film Installation by Alejandro G. Iñárritu”. Questo evento è particolarmente significativo non solo per il suo valore artistico, ma anche per il modo in cui riesce a connettere il passato con il presente, attraverso una riflessione profonda sulla condizione umana.

L’installazione, aperta al pubblico dal 18 settembre 2023 fino al 26 febbraio 2024, si propone come un’esperienza immersiva. A partire dal 5 ottobre, “Sueño Perro” sarà replicata a LagoAlgo, un innovativo centro culturale di Città del Messico, e nella prossima primavera al Los Angeles County Museum of Art (LACMA), confermando l’importanza internazionale dell’opera.

la struttura innovativa dell’installazione

La struttura dell’installazione è particolarmente innovativa. Iñárritu ha utilizzato i filmati scartati durante il montaggio di “Amores Perros”, che comprendono circa 300 chilometri di pellicola e 16 milioni di fotogrammi in 35 millimetri. Questi frammenti, conservati per oltre un quarto di secolo negli archivi dell’Universidad Nacional Autónoma de México, vengono presentati in un labirinto semibuio. I visitatori possono così immergersi in un flusso visivo e sonoro che crea un’atmosfera onirica e suggestiva.

“In occasione dell’anniversario del film – spiega Iñárritu – ho sentito il dovere di riscoprire e riesplorare questi frammenti abbandonati, con la loro grana e i fantasmi di celluloide che contengono. Spogliata di ogni narrazione, questa installazione non è un omaggio, ma una resurrezione: un invito a percepire ciò che non è mai stato. È come incontrare un vecchio amico che non abbiamo mai visto prima”. Queste parole del regista sottolineano l’intento di creare un’esperienza emotiva e intima, in cui il pubblico è invitato a esplorare non solo il materiale visivo, ma anche le storie e le emozioni che esso evoca.

l’esperienza espositiva

Il piano terra del Podium, il principale spazio espositivo della Fondazione Prada, ospita quindi questa installazione, mentre al primo piano si trova un’altra esposizione intitolata “Mexico 2000: The Moment that exploded”. Quest’ultima è un’opera concepita dallo scrittore e giornalista messicano Juan Villoro, che arricchisce l’esperienza visiva di “Sueño Perro” con:

  1. Una traccia audio.
  2. Una selezione di ritagli di giornali.
  3. Fotografie di autori di spicco come Graciela Iturbide, Pedro Meyer, Paolo Gasparini ed Eugenio Metinides.

Queste opere, curate da Pablo Ortiz Monasterio, raccontano il contesto politico, culturale e sociale di Città del Messico, rendendo omaggio a un periodo cruciale della storia messicana.

Miuccia Prada, presidente e direttrice della Fondazione, ha osservato che a venticinque anni dalla sua uscita, “Amores Perros” continua a parlare al presente e a restituire, con potenza visiva ed emotiva, tutta la complessità del mondo in cui viviamo. Questo riconoscimento dell’attualità del film è essenziale, poiché non solo evidenzia l’importanza storica dell’opera, ma mette anche in luce come il cinema possa fungere da specchio della società, riflettendo le sue fragilità e le sue esperienze.

il valore della memoria e dell’arte

La scelta di Iñárritu di utilizzare materiale scartato è emblematico di una riflessione più ampia sul valore della memoria e dell’arte. In un’epoca in cui il digitale sembra prevalere sulla pellicola, Iñárritu fa un passo indietro, riscoprendo la bellezza e l’autenticità della celluloide. La sua installazione è un invito a considerare non solo ciò che è stato realizzato, ma anche ciò che è stato perso, un richiamo a esplorare le possibilità artistiche e narrative che risiedono nei frammenti trascurati.

Inoltre, l’installazione di Iñárritu si inserisce in un contesto più ampio di rivalutazione del cinema messicano contemporaneo, che negli ultimi anni ha guadagnato sempre più attenzione e riconoscimenti a livello internazionale. Registi come Alfonso Cuarón e Guillermo del Toro, insieme a Iñárritu, hanno contribuito a porre il Messico al centro della scena cinematografica globale, portando le tematiche del loro paese e le esperienze culturali al pubblico di tutto il mondo.

La Fondazione Prada non è solo un luogo di esposizione, ma un laboratorio di idee, un punto di incontro tra diverse forme d’arte. Con eventi come quello di Iñárritu, la Fondazione continua a dimostrare il suo impegno nel promuovere l’arte contemporanea e nel creare spazi per la riflessione critica. L’installazione “Sueño Perro” non è solo una celebrazione del passato, ma anche una provocazione a guardare verso il futuro, interrogandosi su come il cinema possa continuare a raccontare storie che toccano le corde più intime dell’umanità.

Luigi Ferraris

Sono un appassionato di politica e attualità, con anni di esperienza nel mondo del giornalismo. La mia carriera mi ha portato a esplorare le dinamiche del potere, le questioni sociali e gli eventi che plasmano il nostro presente. Collaboro con cinturaovest.it per offrire analisi approfondite e commenti critici su temi di rilevanza nazionale e locale. Cresciuto in un contesto dove il dibattito politico era sempre al centro delle discussioni, ho sviluppato un forte senso critico e la capacità di contestualizzare le notizie in modo accessibile per i lettori. Credo fermamente nel potere dell'informazione come strumento di cambiamento e mi impegno a raccontare storie che stimolino la riflessione e il dialogo. Quando non scrivo, mi piace immergermi nella lettura e nei documentari, sempre alla ricerca di nuove prospettive e idee.

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