Julian McMahon, il Cole Turner di Streghe, ci lascia: scopriamo le cause della sua morte

Il 2 luglio 2025, il mondo della televisione ha subito una grave perdita con la morte di Julian McMahon, l’amato attore australiano noto per i suoi ruoli iconici in serie di culto come “Streghe” e “Nip/Tuck”. All’età di 56 anni, McMahon è scomparso a causa di un tumore, una malattia che aveva scelto di tenere riservata fino alla fine della sua vita. La triste notizia è stata comunicata dalla moglie Kelly, che ha rilasciato un toccante comunicato al portale Deadline, due giorni dopo la sua morte, lasciando fan, colleghi e addetti ai lavori in uno stato di shock profondo.

La battaglia silenziosa di un attore amato

Julian McMahon ha affrontato la sua malattia con un carattere riservato e dignitoso. La moglie ha descritto la sua morte come “serena”, sottolineando il grande amore che Julian nutriva per la vita, il suo lavoro e il suo pubblico. “Con il cuore a pezzi, desidero condividere con il mondo che il mio amato marito è morto serenamente questa settimana dopo un coraggioso tentativo di sconfiggere il cancro”, ha scritto Kelly, esprimendo un dolore profondo ma anche una gratitudine per la vita condivisa insieme.

Il successo di Julian McMahon: da Streghe a Nip/Tuck

McMahon ha raggiunto la fama mondiale grazie al suo ruolo di Cole Turner, un avvocato demoniaco innamorato della giovane strega Phoebe Halliwell, interpretata da Alyssa Milano, nella serie “Streghe”. La sua interpretazione carismatica ha reso Cole uno dei personaggi più amati dai fan della serie, che ha conquistato il cuore degli spettatori dal 1998 al 2006. La sua carriera ha poi preso una piega decisiva con “Nip/Tuck”, dove ha interpretato il chirurgo plastico Christian Troy. Questo ruolo provocatorio gli ha permesso di raggiungere una consacrazione definitiva tra il pubblico e la critica, guadagnandosi una nomination ai Golden Globe.

Un impegno sociale costante

Oltre alla sua carriera artistica, Julian McMahon si è sempre dimostrato sensibile alle problematiche sociali. Era un fervente sostenitore di “Stand Up To Cancer”, un’organizzazione benefica impegnata nella lotta contro il cancro. Negli anni, McMahon ha partecipato attivamente a campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione oncologica, utilizzando la sua fama per promuovere la ricerca e la cura del cancro. Negli ultimi anni, aveva intensificato la sua attività di sensibilizzazione, apparendo in eventi e conferenze riguardanti la salute.

Ricordi e omaggi da parte dei fan

Dopo l’annuncio della sua morte, i social media sono stati inondati da tributi e omaggi da parte di migliaia di fan. Messaggi di cordoglio, fanart e video delle scene più iconiche di “Streghe” e “Nip/Tuck” hanno iniziato a circolare, creando un’ondata di commozione tra chi ha cresciuto con i suoi personaggi. La community dei fan ha espresso un profondo senso di gratitudine per l’impatto che Julian ha avuto sulle loro vite, sottolineando come la sua presenza scenica e il suo talento abbiano lasciato un segno indelebile nel cuore di milioni di persone.

La morte di Julian McMahon arriva a meno di un anno da quella di Shannen Doherty, la sua collega e amica, scomparsa il 14 luglio 2024 dopo una lunga battaglia contro il cancro. Entrambi gli attori hanno condiviso momenti indimenticabili nella prima fase di “Streghe”, contribuendo a rendere la serie un fenomeno di culto tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000. I fan si trovano ora a piangere un altro volto amato, un simbolo di un’epoca che ha segnato la loro adolescenza e la storia della televisione.

La carriera di Julian McMahon: un viaggio straordinario

Nato a Sydney il 27 luglio 1968, Julian McMahon era figlio di un ex Primo Ministro australiano. Dopo una breve carriera come modello internazionale, ha esordito nel mondo della televisione nei primi anni ’90, per poi trasferirsi a Hollywood dove ha costruito una carriera brillante. Ha recitato in film come “Fantastic 4” e ha partecipato a numerose produzioni televisive, dimostrando di essere un attore versatile e carismatico. La sua eleganza naturale e il suo talento gli hanno permesso di conquistare un pubblico trasversale, rendendolo un punto di riferimento per intere generazioni di spettatori.

La sua morte segna la fine di un’era per molti fan e per l’industria dell’intrattenimento. La sua eredità continuerà a vivere attraverso il suo lavoro e nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, anche solo attraverso i suoi personaggi sullo schermo.

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