Luciano Buonfiglio è un nome che sta emergendo con forza nel panorama sportivo italiano, suscitando entusiasmo e aspettative. Di recente, l’ex canoista olimpico è stato eletto presidente del Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), succedendo a Giovanni Malagò. La figura di Buonfiglio si distingue per la sua capacità di unire l’esperienza sportiva a una solida carriera nel management, rendendolo un leader ideale per guidare il movimento olimpico italiano verso le Olimpiadi di Los Angeles del 2028.
Nato a Napoli nel 1950, Buonfiglio ha iniziato la sua carriera sportiva nel nuoto e nella vela presso il Circolo Nautico Posillipo. All’età di quindici anni, dopo un trasferimento a Milano, ha scelto di dedicarsi alla canoa, disciplina che gli ha permesso di collezionare numerosi successi. Nel corso della sua carriera agonistica, ha vestito la maglia della Nazionale con 36 presenze, partecipando a cinque Campionati del Mondo e alle Olimpiadi di Montréal nel 1976 nella specialità K-4. La sua carriera è stata segnata da numerosi titoli di Campione d’Italia, contribuendo a cementare la sua reputazione nel panorama sportivo.
Un dirigente sportivo di successo
Buonfiglio non si è limitato a eccellere come atleta, ma ha anche costruito una carriera impressionante come dirigente sportivo. Dopo aver ricoperto i ruoli di consigliere e vicepresidente nella Federazione Italiana Canoa Kayak, è diventato presidente nel 2005. Durante il suo mandato, ha visto crescere il numero dei tesserati da meno di 7.000 a oltre 20.000, un incremento che testimonia il suo impegno nel promuovere la disciplina e garantire un futuro solido per la canoa in Italia. Sotto la sua guida, la federazione ha anche ottenuto successi internazionali, tra cui medaglie olimpiche e l’apertura di un nuovo centro federale finanziato dal PNRR.
Un approccio manageriale innovativo
Oltre alla sua carriera sportiva, Buonfiglio ha accumulato esperienza in ambito finanziario e assicurativo. Ha ricoperto ruoli di prestigio come presidente della sezione tecnica dell’ANIA (Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici) dal 1985 al 2003 e ha lavorato come direttore centrale della Banca Popolare di Bari dal 2004 al 2012, nonché come direttore centrale corporate in Ras/Allianz. Queste esperienze gli conferiscono una visione strategica e un approccio manageriale che si preannunciano fondamentali per la sua nuova carica al Coni.
In un’intervista rilasciata poco prima della sua elezione, Buonfiglio ha chiarito la sua filosofia di leadership: «Dobbiamo essere protagonisti di un percorso di evoluzione. La parola cambiamento non mi piace, mi piace evolvermi». Queste parole evidenziano la sua volontà di migliorare costantemente il Coni, mantenendo intatti i valori della storia e delle tradizioni che il Comitato rappresenta.
Valorizzare gli atleti e il futuro dello sport
Un aspetto cruciale della sua visione è la valorizzazione degli atleti. Buonfiglio ha affermato che il Coni deve essere un punto di riferimento per tutti coloro che portano sul petto il simbolo della propria nazione. La sua esperienza come ex atleta lo rende particolarmente sensibile alle esigenze degli sportivi, professionisti e dilettanti, che meritano supporto e risorse adeguate per esprimere il proprio talento.
Tra gli obiettivi del nuovo presidente ci sono:
- Garantire che il Coni rimanga al centro del dibattito sportivo nazionale e internazionale.
- Sostenere non solo gli atleti di élite, ma anche le discipline meno conosciute.
- Collaborare con il Governo e con Sport e Salute per sviluppare un piano strategico quadriennale.
In un momento in cui il mondo dello sport affronta sfide senza precedenti, dalla sostenibilità economica all’inclusione sociale, Buonfiglio si propone come un leader capace di affrontare queste problematiche con lungimiranza e determinazione. La sua esperienza nel settore privato, unita alla sua passione per lo sport, lo rende un candidato ideale per guidare il Coni in un’epoca di trasformazione e innovazione.
Il suo approccio pragmatico e la sua visione strategica si preannunciano fondamentali per accompagnare il movimento olimpico italiano verso nuove vette, a partire dalle prossime Olimpiadi. Con Buonfiglio alla guida, il Coni ha l’opportunità di rinvigorire la propria missione e di continuare a scrivere pagine importanti nella storia dello sport italiano.