Il Locarno Film Festival, uno dei festival cinematografici più prestigiosi e storici d’Europa, si prepara a celebrare un’importante figura del cinema: la costumista italiana Milena Canonero. In occasione della serata di domenica 10 agosto 2025, Canonero riceverà il Vision Award, un riconoscimento che sottolinea l’impatto innovativo e duraturo che ha avuto nel panorama cinematografico. Questo premio, presentato da Ticinomoda, è un tributo non solo alla sua abilità artistica, ma anche alla sua visione unica nel campo della moda e del costume.
La carriera di Milena Canonero
Milena Canonero è nota per le sue collaborazioni con alcuni dei più grandi registi della storia del cinema, tra cui Stanley Kubrick, Wes Anderson e Sofia Coppola. La sua carriera, iniziata negli anni ’70, è costellata di successi e riconoscimenti, tra cui quattro premi Oscar per i migliori costumi. I film che le sono valsi questa prestigiosa onorificenza includono:
- “Barry Lyndon” (1975) di Stanley Kubrick
- “Momenti di gloria” (1981) di Hugh Hudson
- “Marie Antoinette” (2006) di Sofia Coppola
- “Grand Budapest Hotel” (2014) di Wes Anderson
Il suo lavoro non si limita solo ai costumi, ma si estende anche all’influenza culturale e artistica che ha esercitato nel corso degli anni.
Innovazione e creatività nel costume design
Durante il festival, Canonero avrà l’opportunità di presentare la sua più recente collaborazione con il leggendario regista Francis Ford Coppola: il film “Megalopolis”, atteso per il 2024. Questo progetto rappresenta una nuova sfida per la costumista, che ha sempre cercato di spingere i confini della creatività e dell’innovazione nel suo lavoro. “Megalopolis” è descritto come un’opera ambiziosa e monumentale, e la partecipazione di Canonero è garanzia di un’estetica raffinata e attentamente curata.
Il valore del costume design nel cinema
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival, ha espresso grande ammirazione per il talento e l’impatto di Canonero, definendola un “gigante del cinema e dell’arte contemporanea”. La sua affermazione sottolinea come il lavoro di Canonero non sia solo una questione di estetica, ma anche un contributo significativo alla narrazione cinematografica.
Una delle peculiarità del lavoro di Canonero è la sua capacità di trasformare il costume in un elemento narrativo centrale. I suoi costumi non sono semplicemente accessori; sono strumenti che raccontano storie, rivelano il carattere dei personaggi e plasmano l’atmosfera dei film. Ad esempio, i costumi di “Arancia meccanica” (1971) hanno avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare, diventando iconici e simbolo di un’intera epoca.
Inoltre, Canonero è stata pioniera nel portare la moda sul grande schermo in modi innovativi. La sua visione, caratterizzata da un mix di eleganza e audacia, ha reso i suoi costumi memorabili e senza tempo.
Il Vision Award, di cui Canonero è la destinataria, celebra non solo il talento individuale, ma anche l’importanza della collaborazione tra arte e moda. La partnership tra il Locarno Film Festival e Ticinomoda evidenzia l’impegno nel promuovere l’eccellenza creativa, sottolineando come il costume design non sia solo un aspetto del cinema, ma un’arte a sé stante.
La 78/a edizione del Locarno Film Festival, che si svolgerà dal 6 al 16 agosto 2025, promette di essere un evento straordinario, ricco di proiezioni, incontri e masterclass. La presenza di Milena Canonero e la sua introduzione al suo lavoro più recente con Coppola aggiungeranno un ulteriore strato di fascino all’evento, richiamando l’attenzione su quanto il costume design possa influenzare e arricchire la narrazione cinematografica.
In un’epoca in cui il cinema sta affrontando sfide uniche, il riconoscimento di figure come Milena Canonero è cruciale. La sua esperienza e la sua visione rappresentano un faro di creatività e innovazione, ispirando le nuove generazioni a esplorare e reinterpretare il mondo del costume e della moda nel cinema. L’assegnazione del Vision Award a Canonero non è solo un tributo alla sua carriera, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del costume design come forma d’arte, capace di influenzare non solo il cinema, ma anche la cultura e la società in generale.