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Alessandro Basciano, noto dj e personaggio del mondo dello spettacolo, si trova attualmente in una situazione legale complessa a causa delle accuse di stalking nei confronti della sua ex compagna, Sophie Codegoni. Nonostante il divieto di avvicinamento che gli è stato imposto, il 35enne è attualmente privo del braccialetto elettronico. Questa misura, diventata definitiva il 30 aprile 2023, è stata confermata dalla Corte di Cassazione, che ha avallato le decisioni precedentemente adottate dal Tribunale del Riesame.
L’assenza del braccialetto elettronico è dovuta a una serie di circostanze che hanno ostacolato la sua applicazione. In particolare, Basciano, di ritorno dagli Stati Uniti per motivi di lavoro, avrebbe dovuto ricevere il dispositivo di monitoraggio al suo rientro in Italia. Tuttavia, a causa della mancanza di “slot” disponibili nel mese di giugno, la sua assegnazione è stata rinviata, lasciandolo in una condizione di apparente libertà, ma sotto un forte controllo legale.
La vicenda di Basciano non è solo una questione di misure cautelari, ma è il risultato di un’inchiesta più ampia che ha messo in luce comportamenti problematici. Arrestato lo scorso novembre, Basciano è stato rilasciato dopo meno di 48 ore, ma il caso ha attirato l’attenzione della procura, che ha richiesto misure più severe nei suoi confronti. I magistrati hanno deciso che, anziché gli arresti domiciliari, fosse più appropriato un divieto di avvicinamento a Sophie Codegoni, fissato a 500 metri.
Secondo le indagini, Basciano avrebbe messo in atto comportamenti tali da causare alla sua ex compagna uno «perdurante stato di ansia e paura», alterando le sue abitudini quotidiane. I giudici hanno esaminato una serie di chat e messaggi contenenti minacce e insulti, evidenziando un modello di comportamento che giustificava le preoccupazioni della vittima. Questi messaggi rivelano una dinamica tossica e violenta che ha portato Sophie a sentirsi costantemente sotto pressione e in pericolo.
La situazione di Basciano pone l’accento su un tema di grande attualità: la violenza di genere e il stalking. Questi problemi, purtroppo, colpiscono molte persone, indipendentemente dal loro status sociale o dalla loro notorietà. Le istituzioni italiane hanno iniziato a prendere misure più severe per affrontare tali comportamenti, ma la strada da percorrere è ancora lunga. La storia di Basciano e Codegoni è solo un esempio di come le relazioni personali possano deteriorarsi e portare a conseguenze legali gravi.
Inoltre, è interessante notare come i media trattino queste situazioni. La copertura di casi simili spesso suscita dibattiti su etica e responsabilità, con alcuni che sostengono che la notorietà dei protagonisti possa influenzare il modo in cui viene percepita la giustizia. Nonostante le accuse gravi, Basciano rimane una figura popolare, creando una tensione tra la sua vita pubblica e le sue controversie private.
È fondamentale che le vittime di stalking e violenza si sentano supportate e che le loro denunce vengano prese seriamente. Il sistema legale deve garantire la protezione di chi si trova in una situazione di vulnerabilità, e il caso di Basciano può servire da monito per altri che potrebbero trovarsi in situazioni simili.
Il futuro di Alessandro Basciano rimane incerto. Con il divieto di avvicinamento in atto e l’assenza del braccialetto elettronico, la sua libertà di movimento è limitata. Le conseguenze delle sue azioni potrebbero continuare a influenzare non solo la sua vita personale, ma anche la sua carriera professionale. Mentre la situazione evolve, l’attenzione rimane alta, sia da parte dei media che del pubblico, in attesa di ulteriori sviluppi in questa complessa vicenda.
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