Il mondo del cinema italiano ha ricevuto una notizia straordinaria con il ritrovamento del primo film di Ettore Petrolini, uno dei più celebri e innovativi attori della scena teatrale e cinematografica italiana. La pellicola, intitolata “Petrolini disperato per eccesso di buon cuore”, risale al 1913 ed è stata considerata perduta per decenni. La riscoperta è avvenuta negli archivi della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, un’importante istituzione parigina dedicata alla conservazione e valorizzazione del patrimonio cinematografico.
L’anteprima del film a Bologna
L’anteprima del film si è tenuta al Cinema Modernissimo di Bologna, in occasione della 39/a edizione del festival “Il Cinema Ritrovato”, organizzato dalla Cineteca di Bologna, che si svolgerà fino al 29 giugno. Questo festival è noto per la sua dedizione alla riscoperta e valorizzazione di opere cinematografiche dimenticate o sottovalutate, e il ritrovamento di “Petrolini disperato per eccesso di buon cuore” si inserisce perfettamente in questo contesto.
Il film, della durata di circa dieci minuti, è stato presentato in una versione restaurata e completa, comprensiva delle didascalie originali. Ciò che rende questa pellicola particolarmente affascinante è la possibilità di vedere Petrolini, nato nel 1884 e scomparso nel 1936, cimentarsi in un medium che, all’epoca, era ancora in fase di sviluppo. A soli 29 anni, Petrolini era già un artista affermato nel panorama delle arti performative, noto per la sua comicità incisiva e la sua capacità di reinventarsi. Tuttavia, in questo film, non potendo avvalersi della sua voce – il suo strumento più potente – l’attore ha dovuto fare affidamento su gesti e mimica per esprimere il suo umorismo.
La trama e i momenti esilaranti
La trama di “Petrolini disperato per eccesso di buon cuore” segue il protagonista in una giornata di buone azioni, o meglio, di azioni ispirate da buone intenzioni. Ecco alcuni dei momenti più esilaranti del film:
- Petrolini che libera un lestofante dalle manette, mostrando una generosità che, sebbene benintenzionata, si rivela comicamente inadeguata.
- Il tentativo di dare una casa a una pulce, che viene “collocata” tra i peli di un cane.
Questi episodi, pur nella loro semplicità, riflettono il talento di Petrolini nel creare situazioni surreali e divertenti, che mettono in luce la sua genialità artistica.
L’importanza del ritrovamento
Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, ha commentato l’importanza di questo ritrovamento, sottolineando come la comicità corrosiva di Petrolini riesca a emergere anche senza l’ausilio della parola. “La sua generosità, che è il tema centrale della farsa, diventa oggetto di satira”, ha spiegato Farinelli, evidenziando come il film non solo offra un’opportunità per rivedere un grande artista, ma anche per riflettere sul suo impatto culturale.
L’evento di Bologna ha visto la partecipazione di esperti di cinema, storici e appassionati, tutti riuniti per rendere omaggio a un’icona della cultura italiana. La possibilità di rivedere Petrolini in azione non è solo un regalo per i fan del suo lavoro, ma anche una preziosa occasione per il pubblico moderno di comprendere le origini di un certo tipo di umorismo che ha influenzato molte generazioni di comici successivi.
La scoperta di “Petrolini disperato per eccesso di buon cuore” rappresenta quindi non solo un’importante riscoperta filmica, ma anche un momento di celebrazione della cultura popolare italiana del primo Novecento. In un’epoca in cui il cinema muto stava ancora definendo le sue caratteristiche, Petrolini si è trovato a esplorare nuove strade, contribuendo a plasmare il linguaggio cinematografico che avremmo conosciuto negli anni a venire.
La presentazione del film a Bologna non è solo una celebrazione del passato, ma anche un invito a riflettere sull’importanza della conservazione del patrimonio cinematografico. In un’epoca in cui molte opere rischiano di essere dimenticate o distrutte, iniziative come quella della Cineteca di Bologna svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere viva la memoria collettiva e nel trasmettere alle nuove generazioni la ricchezza della cultura cinematografica.