Negli ultimi due anni, il produttore cinematografico Marco Perotti ha ottenuto un sostegno finanziario significativo per la sua società, Coevolution srl, attirando l’attenzione per il suo legame con Rexal Ford, alias Francis Kaufmann, coinvolto in gravi indagini penali. Coevolution ha ricevuto un ingente tax credit di 863.595 euro dal Ministero della Cultura italiano, parte di un pacchetto di finanziamenti pubblici che ha portato a tredici aiuti per dodici film. Tuttavia, la situazione suscita interrogativi: solo uno di questi film è stato effettivamente girato e proiettato in pubblico, partecipando a festival rinomati come il Torino Film Festival e i Nastri d’Argento. Questo solleva domande sul reale impatto di tali finanziamenti e sulla capacità di Coevolution di tradurre il capitale in produzioni concrete.
Il profilo di Coevolution srl
Coevolution srl, registrata a Roma e controllata interamente da Perotti, ha visto un notevole incremento dei suoi guadagni nel 2023. Il fatturato è passato da 1,276 milioni di euro a 7,525 milioni, mentre l’utile è aumentato da 498.083 euro a 1.674.033 euro. Questi dati finanziari suggeriscono un’azienda in rapida crescita, alimentata in gran parte dai contributi pubblici per la produzione cinematografica. Tuttavia, la società presenta un profilo poco chiaro: nonostante il suo sito web e la registrazione ufficiale, la sede operativa risulta vuota e il numero di telefono offre solo risposte generiche dal centralino di Cinecittà Studios, senza alcuna informazione utile su Perotti o su Coevolution.
Le produzioni e i finanziamenti
Tra i finanziamenti ricevuti, spiccano somme significative, come i 351.440,50 euro di tax credit per il documentario “Regine di quadri”, che ha esplorato le vite di Maria Bellonci e Isabella d’Este. Questo film ha ricevuto il credito fiscale solo dopo il completamento della produzione e ha avuto un riscontro nei festival, ma la maggior parte dei progetti di Coevolution rimangono avvolti nel mistero.
Un altro progetto interessante è il film su Anna Magnani, diretto da Monica Guerritore, ma curiosamente, non è incluso nell’elenco delle opere finanziate dal Ministero. Questo porta a interrogarsi sull’assegnazione delle risorse e sulla trasparenza nelle decisioni di finanziamento.
Progetti ambiziosi e ritardi
Uno dei progetti più ambiziosi è “Il discepolo”, un film ambientato nella Roma del Settecento che esplora tematiche legate alla fede e agli esorcismi. Nonostante due contributi significativi ricevuti dal Ministero, il film sembra essere ancora in fase di pre-produzione. Le aspettative erano alte, ma il ritardo nella realizzazione ha sollevato interrogativi sul futuro della pellicola.
Inoltre, Coevolution ha dichiarato di avere in produzione “Forza”, un film che coinvolge una giovane promessa del calcio e un ex calciatore, Alessandro Costacurta. Anche in questo caso, la mancanza di notizie concrete sullo stato di avanzamento del progetto ha sollevato preoccupazioni tra gli investitori e gli appassionati di cinema.
Incertezze e domande aperte
La mancanza di film realizzati e le difficoltà nel reperire informazioni sui vari progetti hanno portato a interrogarsi sull’affidabilità di Coevolution e sulla sua capacità di gestire i fondi pubblici. La società ha fatto registrare un aumento esponenziale dei crediti tributari e dei contributi, ma l’assenza di produzioni concrete getta un’ombra sulle sue pratiche. In un contesto in cui il finanziamento pubblico per il cinema è già fonte di dibattito e critica, la situazione di Coevolution rappresenta un caso emblematico. La fiducia nella trasparenza e nell’efficacia delle politiche di sostegno all’industria cinematografica è fondamentale, ma eventi come questi possono minare la credibilità del sistema.
La questione dell’assegnazione di fondi pubblici per il cinema è un tema delicato in Italia, dove le risorse sono limitate e la concorrenza per i finanziamenti è agguerrita. Le discrepanze tra le somme erogate e i risultati ottenuti da Coevolution sollevano interrogativi sulla gestione e sull’uso di denaro pubblico. È necessario un maggiore controllo e una maggiore trasparenza per garantire che i finanziamenti vadano a supportare produzioni reali e di qualità.
La situazione di Coevolution e dei suoi progetti cinematografici è un panorama complesso, costellato di ambizioni, promesse e, purtroppo, anche delusioni. La speranza è che il settore possa trovare una strada verso una maggiore sostenibilità e responsabilità, affinché i fondi pubblici possano realmente contribuire alla crescita di un’industria cinematografica vibrante e innovativa.