Ubriaco su un volo Ryanair: il caos in volo porta a un intervento della polizia e a un processo

La sera del 16 giugno 2023, un volo Ryanair da Londra Stansted a Bergamo è stato teatro di un episodio di violenza e caos a bordo, coinvolgendo un giovane di 24 anni, Italo Farias Dos Santos. L’imbarco ha già mostrato segnali preoccupanti, con il ragazzo che si presentava visibilmente ubriaco, un presagio del tumulto che si sarebbe scatenato durante il volo.

Il comportamento problematico a bordo

Durante il volo, il comportamento di Dos Santos è rapidamente degenerato. Ha iniziato a molestare le due donne sedute accanto a lui, creando un’atmosfera di tensione tra i passeggeri. Nonostante gli sforzi del personale di bordo per gestire la situazione, il giovane ha continuato a opporsi, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sull’efficacia delle procedure di gestione dei passeggeri problematici.

  1. Richiesta d’intervento: A un certo punto, il pilota ha deciso di contattare le autorità, richiedendo l’intervento della polizia all’atterraggio.
  2. Atterraggio e conflitto: All’arrivo all’aeroporto di Orio al Serio, Dos Santos ha reagito in modo aggressivo, scatenando un conflitto con gli agenti di polizia.
  3. Lesioni agli agenti: Durante il tentativo di arresto, i due agenti sono stati colpiti, uno dei quali ha subito fratture al naso e al gomito.

La crescente preoccupazione per la violenza aerea

Il tema della violenza sui voli commerciali è diventato di crescente preoccupazione a livello globale, con un aumento dei casi di passeggeri aggressivi. Le compagnie aeree stanno intensificando le misure di sicurezza e i protocolli di gestione dei passeggeri per prevenire incidenti simili. Questo caso specifico non solo evidenzia i rischi per la sicurezza, ma solleva anche interrogativi sulle politiche di vendita di alcolici a bordo e sulla responsabilità delle compagnie aeree nel garantire un ambiente sicuro.

Il processo e le implicazioni legali

Dopo l’incidente, Dos Santos è stato arrestato e portato in tribunale, dove ha affermato di essere un manager musicale, ma le indagini non hanno confermato questa identità. Durante il processo, tenutosi davanti alla giudice Donatella Nava, il 24enne ha scelto di non rispondere alle domande, una strategia comune in situazioni legali.

La Procura ha chiesto un obbligo di dimora nel comune di Vigasio, ma la difesa ha sostenuto che non fosse necessaria alcuna misura restrittiva. Dopo aver convalidato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, la giudice ha disposto un obbligo di firma due volte a settimana, riflettendo il tentativo di bilanciare la sicurezza pubblica con i diritti dell’imputato.

La vicenda ha attratto l’attenzione dei media non solo per la gravità degli eventi, ma anche per le implicazioni più ampie riguardanti la sicurezza aerea e il comportamento dei passeggeri. La necessità di rivedere le normative sul consumo di alcol a bordo e le procedure per gestire comportamenti problematici è diventata un tema centrale nel dibattito pubblico. Il processo, previsto per il 7 ottobre, promette di rivelare ulteriori dettagli sulla personalità di Dos Santos e sul contesto che ha portato a questo drammatico episodio, ponendo interrogativi su come le compagnie aeree e le autorità possano migliorare la loro risposta a situazioni simili in futuro.

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