Negli ultimi mesi, i Carabinieri del Nas (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) hanno intensificato le operazioni di controllo nei centri di medicina estetica di tutta Italia, portando alla luce una serie di irregolarità che mettono a rischio la salute dei pazienti e la legalità del settore. Questa retata ha visto il sequestro di quattordici centri estetici, con 1160 controlli effettuati e sanzioni per un totale di 130 mila euro.
I controlli, avviati all’inizio dell’anno e intensificati nel mese di maggio, hanno rivelato una situazione allarmante, con 32 illeciti accertati, molti dei quali legati all’esercizio abusivo della professione sanitaria. Le irregolarità riscontrate includono:
- Attivazione illegale di ambulatori di medicina estetica.
- Gestione e detenzione di farmaci scaduti.
- Ricettazione di medicinali destinati a uso ospedaliero.
- Falsificazione di attestati professionali.
Il valore complessivo dei dispositivi medici e dei farmaci sequestrati si attesta attorno ai 3,5 milioni di euro, evidenziando l’entità del fenomeno e la necessità di un intervento decisivo da parte delle autorità competenti. Tra i casi più gravi emersi durante le ispezioni, si segnala una struttura che operava come ambulatorio polispecialistico senza le necessarie autorizzazioni, con il legale rappresentante denunciato per esercizio abusivo della professione.
Controlli e irregolarità nei centri estetici
I controlli del Nas si sono focalizzati su vari aspetti tecnici e organizzativi, come l’idoneità delle attrezzature utilizzate, i requisiti igienico-strutturali e l’esistenza delle autorizzazioni necessarie. È emerso che le pratiche più frequentemente eseguite senza le dovute certificazioni riguardano:
- Applicazione di filler.
- Impianti cutanei.
- Trattamenti di biorivitalizzazione mediante PRP (plasma ricco di piastrine).
Queste tecniche, pur essendo sempre più diffuse, richiedono un elevato livello di competenza e formazione professionale. L’esecuzione da parte di operatori non qualificati rappresenta un rischio significativo per la salute.
Un caso emblematico è quello di un individuo denunciato dal Gruppo Nas di Roma, privo di abilitazione per l’esercizio delle professioni sanitarie, che ha effettuato diversi interventi estetici illegali. Questo soggetto ha presentato una certificazione estera falsa, sostenendo di essere autorizzato a eseguire iniezioni di acido ialuronico in Italia. Durante le operazioni, sono stati sequestrati materiali sanitari e cosmetici, tra cui siringhe pre-riempite di acido ialuronico e flaconcini di filler anti-età, evidenziando l’assenza di controlli adeguati che possano garantire la sicurezza dei pazienti.
Attività di controllo sul web
In un’altra operazione condotta dal Gruppo Nas di Napoli, è stato scoperto un centro estetico abusivo all’interno di una farmacia, dove sono state sequestrate le attrezzature utilizzate per pratiche di “estetica avanzata”. L’avvio illegale dell’attività di estetista all’interno dell’esercizio è stato un altro segnale preoccupante della diffusione di pratiche non regolamentate nel settore della bellezza e della salute.
Non solo i controlli fisici nei centri estetici, ma anche una particolare attenzione è stata rivolta al web. Le attività di controllo hanno esteso il loro raggio d’azione alla verifica della vendita e della pubblicità di medicinali e dispositivi medici utilizzati abusivamente nel campo della medicina estetica. I Nas hanno attivato misure per l’oscuramento di siti web che offrono tali prodotti illegalmente, molti dei quali sono ospitati su server esteri e gestiti da anonimi. Questo approccio innovativo ha lo scopo di tutelare i cittadini da pratiche commerciali illecite che potrebbero mettere a rischio la salute pubblica.
La situazione attuale dei centri estetici in Italia solleva interrogativi sul livello di formazione e sulle normative che regolano il settore. La crescente domanda di trattamenti estetici ha portato a un proliferare di attività non autorizzate, spesso gestite da operatori privi delle necessarie competenze professionali. Questo fenomeno non solo mette in pericolo i consumatori, ma rischia anche di compromettere la reputazione di professionisti del settore che operano nel rispetto delle leggi.
In questo contesto, è fondamentale che le autorità continuino a monitorare e a sanzionare le irregolarità, garantendo che gli operatori del settore rispettino le normative e offrano servizi sicuri e di qualità. L’educazione dei consumatori gioca un ruolo cruciale: è essenziale che chiunque desideri sottoporsi a trattamenti estetici sia informato sui rischi e sui requisiti necessari per la scelta di professionisti qualificati, in modo da evitare di cadere vittima di pratiche abusive o potenzialmente dannose.