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Categories: Cronaca

I Ris tornano a Garlasco: ispezioni ad alta tecnologia e la rabbia della famiglia Poggi

Nella mattina del 9 giugno 2025, i carabinieri del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) sono tornati nella villetta della famiglia Poggi a Garlasco, in provincia di Pavia, per un’operazione di ispezione richiesta dalla procura. Questo nuovo sopralluogo, avvenuto a quasi 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, ha suscitato reazioni forti e contrastanti, in particolare da parte della famiglia della vittima.

tecnologia avanzata per l’ispezione

L’ispezione odierna ha visto l’impiego di tecnologia avanzata, inclusi laser, scanner e droni, con l’obiettivo di ricostruire in 3D sia l’interno che l’esterno della villetta. Gli inquirenti hanno dichiarato che questa operazione mira a tracciare la dinamica dell’omicidio e a mappare le traiettorie delle tracce di sangue rinvenute sul luogo del delitto. La presenza di Angela Taccia, avvocato di Andrea Sempio, ha aggiunto un ulteriore livello di complessità alla situazione, sottolineando quanto siano delicati e tesi i rapporti tra le parti coinvolte.

reazioni della famiglia poggi

Dal canto suo, l’avvocato della famiglia Poggi, Francesco Compagna, ha chiarito che l’operazione è stata comunicata come un semplice sopralluogo. «Ci è stato presentato come un’ispezione dei luoghi e noi non abbiamo titolo a partecipare, essendo una attività della Procura», ha affermato, evidenziando come la famiglia non fosse stata adeguatamente informata riguardo ai dettagli del provvedimento.

Dunque, cosa stanno cercando gli inquirenti in questa nuova fase dell’indagine? Con il passare del tempo e dopo tanti anni dall’omicidio, è difficile che possano trovare oggetti o materiale biologico risalenti all’epoca del delitto. Tuttavia, la procura di Pavia ha chiarito che l’obiettivo è quello di accertare le tracce e gli effetti materiali del reato, utilizzando strumentazioni tecniche per effettuare misurazioni e rilevazioni. Inoltre, è stato specificato nel provvedimento che, se necessario, la polizia potrebbe rimuovere eventuali barriere architettoniche che ostacolano l’accesso all’immobile.

interrogativi e tensioni

Molti interrogativi rimangono aperti riguardo agli scopi di questa nuova ispezione. La famiglia Poggi, rappresentata dai legali Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, ha espresso la propria indignazione per non essere stata informata in modo adeguato. «I genitori di Chiara hanno aperto le porte della loro casa agli inquirenti, come richiesto, ma hanno scoperto che il decreto di ispezione era già stato reso noto alla stampa, mentre a loro non era stata data alcuna informazione», hanno lamentato, evidenziando una mancanza di rispetto nei confronti delle persone direttamente coinvolte.

La questione diventa ancora più complessa se si considera la storia giuridica di questo caso. Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara Poggi, è stato condannato nel 2011 per l’omicidio della giovane, ma la sua posizione è stata oggetto di dibattiti e controversie nel corso degli anni. Il caso ha suscitato un grande interesse mediatico, trasformandosi in un vero e proprio intrigo giudiziario. Le nuove indagini vengono viste dalla famiglia Poggi come un tentativo di riaprire ferite che sembravano chiuse, e non possono fare a meno di interrogarsi sulle motivazioni di questi nuovi accertamenti.

In un contesto così delicato, la comunicazione tra la procura e la famiglia della vittima appare fondamentale. La mancanza di dialogo e di chiarezza potrebbe alimentare ulteriormente il dolore e la frustrazione della famiglia Poggi, che da anni cerca giustizia per la morte della loro amata Chiara. La procura di Pavia, nel frattempo, continua a lavorare per cercare di fare luce su un omicidio che ha segnato profondamente la comunità locale e l’intero Paese.

In conclusione, la vicenda di Garlasco, con i suoi colpi di scena e le sue tensioni emotive, rimane una delle pagine più cupe della cronaca italiana. Le nuove ispezioni del RIS sono solo l’ultimo capitolo di una storia che continua a destare interesse e a suscitare interrogativi. La famiglia Poggi, nel suo desiderio di verità e giustizia, si trova a fronteggiare non solo il dolore per la perdita di Chiara, ma anche una realtà complessa e spesso incomprensibile. Mentre il tempo passa, la speranza di trovare risposte rimane, ma le ferite aperte da una tragedia così profonda rimangono difficili da sanare.

Tiziana Nava

Sono una giovane redattrice di Cintura Ovest, appassionata di esplorazione e narrazione. Ogni giorno mi avventuro nel nostro territorio, alla scoperta di storie autentiche e sorprendenti delle persone che lo abitano. Credo fermamente che ogni incontro possa rivelare una nuova prospettiva e un racconto unico da condividere. Oltre alla mia passione per il giornalismo, nutro un amore profondo per la televisione e il mondo dello spettacolo. Mi piace seguire le ultime novità e analizzare come la cultura pop possa influenzare le vite quotidiane. Scrivere per Cintura Ovest mi offre l’opportunità di unire le mie due passioni, portando alla luce non solo le storie locali ma anche le connessioni con il panorama culturale più ampio. Quando non sono in giro a scoprire nuovi volti e luoghi, mi trovate immersa in una serie TV o a discutere degli ultimi eventi nel mondo dello spettacolo. Sono sempre pronta a raccontare e a far conoscere ciò che rende il nostro territorio così speciale.

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