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L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è tornato a far parlare di sé con un evento eruttivo di grande intensità. Nelle prime ore del mattino, un crollo significativo del cratere di Sud-Est ha liberato una massiccia nube di fumo, sorprendendo residenti e turisti nei pressi del vulcano. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) – Osservatorio Etneo di Catania, l’eruzione è stata innescata da un flusso piroclastico, probabilmente causato dal collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere.
L’evento eruttivo ha generato una nube che si è elevata per diversi chilometri sopra la cima del vulcano, creando uno spettacolo naturale di straordinaria potenza. Le immagini e i video della nube di fumo, che si estendeva per chilometri nel cielo, sono stati ampiamente condivisi sui social media, evidenziando la forza dell’eruzione. Le osservazioni preliminari indicano che il materiale caldo emesso non ha oltrepassato l’orlo della Valle del Leone, una delle aree più delicate della montagna.
La situazione è in continua evoluzione e le autorità stanno monitorando attentamente l’attività vulcanica. Il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto alti, segnalando un’intensificazione dell’attività esplosiva dal cratere di Sud-Est. In aggiunta alla nube di fumi, è stata segnalata una ricaduta di cenere sottile a Piano Vetore, mentre una modesta colata lavica si sta dirigendo verso la Valle del Bove. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante, considerando i danni subiti in passato da quest’area a causa di eruzioni precedenti.
L’INGV ha attivato un monitoraggio costante e ha aggiornato il livello di allerta per l’aviazione, portandolo al rosso, il massimo livello di allerta. Di seguito alcune misure adottate per garantire la sicurezza:
Nonostante l’allerta rossa, l’attività eruttiva attuale non ha impattato sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, che continua a gestire i voli. Le autorità aeroportuali e l’INGV collaborano per garantire una risposta tempestiva a qualsiasi cambiamento nell’attività vulcanica. Le misure preventive includono:
La situazione attuale dell’Etna è un promemoria della potenza della natura e della necessità di essere preparati a eventi di questo tipo. Le eruzioni dell’Etna, documentate sin dall’antichità, continuano a rappresentare un importante campo di studio per vulcanologi e scienziati di tutto il mondo. Gli esperti dell’INGV stanno lavorando incessantemente per raccogliere dati e monitorare i cambiamenti nel comportamento del vulcano, rimanendo in contatto costante con le autorità locali.
I residenti e i visitatori sono invitati a seguire le indicazioni delle autorità e a rimanere informati attraverso i canali ufficiali. La bellezza e la potenza dell’Etna portano con sé anche dei rischi, e la sicurezza deve sempre essere la priorità principale.
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