Il 23 maggio si preannuncia come una giornata di grande difficoltà per chi si sposta in treno o utilizza i mezzi pubblici. I disagi sono principalmente causati da uno sciopero nazionale indetto dai sindacati autonomi Usb Lavoro Privato e Sgb, con l’adesione di alcune sigle minori, che si mobilitano per il rinnovo contrattuale. La protesta colpirà non solo il trasporto ferroviario, ma anche il trasporto pubblico locale, creando disagi significativi per i pendolari e i viaggiatori in generale.
Situazione alla stazione termini di roma
Alla Stazione Termini di Roma, la situazione è già tesa. Molti treni sono stati cancellati o stanno registrando ritardi che possono arrivare fino a 90 minuti. I viaggiatori sono invitati a controllare attentamente gli avvisi e gli aggiornamenti forniti dalle ferrovie per evitare inconvenienti durante i loro spostamenti. Lo sciopero coinvolge il personale viaggiante, gli addetti alla circolazione e i servizi operativi ferroviari, mentre sono esclusi i lavoratori della manutenzione delle infrastrutture di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), che avevano già incrociato le braccia l’11 aprile scorso.
Orari dello sciopero e fasce garantite
La protesta si protrarrà fino alle 23:59 di oggi, 23 maggio, toccando il personale di diverse compagnie ferroviarie fra cui Trenitalia, Trenord, Trenitalia Tper, Italo Ntv e Rfi. Anche il trasporto pubblico locale in alcune regioni sarà interessato, con possibili ripercussioni sui servizi ferroviari regionali e suburbani. In aggiunta, si svolgerà un’assemblea nazionale Pdm/Pdb del Gruppo Ferrovie dello Stato, con una specifica astensione dal lavoro per il personale di Fs dalle 9:00 alle 17:00.
Nonostante i disagi, ci sono delle fasce orarie garantite durante le quali alcuni treni continueranno a circolare. Le fasce di maggiore affluenza, dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00, rimarranno operative. Tuttavia, i viaggiatori devono restare vigili riguardo a possibili cancellazioni e variazioni nei programmi di viaggio. Per l’elenco aggiornato dei treni a lunga percorrenza e regionali garantiti, è consigliabile consultare il sito ufficiale di Trenitalia.
Rinviato lo sciopero del 17 maggio
Questo sciopero era inizialmente previsto per il 17 maggio, ma era stato revocato e riprogrammato a seguito di un appello della Commissione di garanzia, che mirava a evitare disagi eccessivi in occasione della prima messa di Papa Leone XIV, celebrata il 18 maggio. Questo spostamento ha suscitato diverse reazioni, con alcuni viaggiatori che hanno visto nella revoca una misura appropriata per garantire la sicurezza e l’accesso ai fedeli.
Le rivendicazioni sindacali
Le ragioni dietro questo sciopero sono molteplici e rispondono a una serie di problematiche che i lavoratori del settore trasporti stanno affrontando. I sindacati denunciano:
- Il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale.
- La carenza di personale.
- L’aumento dei carichi di lavoro.
- La crescente pressione sui turni.
Le richieste si estendono anche a maggiori investimenti nella sicurezza e a condizioni lavorative più dignitose. In un contesto già difficile, si segnala che il 22 maggio è stata siglata un’intesa con Agens (l’Agenzia confederale dei trasporti e servizi) per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per la Mobilità e le Attività ferroviarie. Inoltre, è stata raggiunta un’intesa con i vertici del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per il rinnovo del contratto aziendale di secondo livello. Entrambi gli accordi, che erano scaduti il 31 dicembre 2023, hanno visto la partecipazione attiva di sindacati come Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal.
Questi contratti rinnovati, che scadranno il 31 dicembre 2026, hanno rappresentato una vittoria significativa per i lavoratori, dopo ben 18 mesi di trattative che non sono state prive di tensioni. Dal punto di vista retributivo, il nuovo contratto prevede un aumento medio di 230 euro mensili, un passo importante per migliorare le condizioni economiche dei dipendenti del settore.
La giornata di sciopero del 23 maggio rappresenta, pertanto, un momento cruciale per il settore dei trasporti in Italia. Non solo per le rivendicazioni legittime dei lavoratori, ma anche per le conseguenze che questa protesta avrà su milioni di pendolari e viaggiatori. La capacità di ripristinare rapidamente la normale operatività dopo la conclusione dello sciopero sarà fondamentale per garantire un servizio efficiente e rispondere alle esigenze di mobilità della popolazione. La gestione di tali situazioni è sempre delicata e richiede una comunicazione chiara e tempestiva da parte delle aziende interessate.