Bolzano sorprende: il centrodestra conquista la città, mentre a Merano trionfa l’Svp

Le recenti elezioni comunali in Trentino Alto Adige hanno segnato un cambiamento significativo nel panorama politico regionale, con eventi di grande rilevanza a Bolzano e Merano. Per la prima volta, Bolzano è passata sotto il governo del centrodestra, mentre a Merano, il partito della minoranza linguistica tedesca, l’Svp, ha riconquistato il Comune dopo un decennio di amministrazione civica di centrodestra.

La vittoria di Luca Corrarati a Bolzano

A Bolzano, il nuovo sindaco Luca Corrarati, un imprenditore con un passato nel mondo degli affari, ha vinto il ballottaggio contro l’assessore uscente Juri Andriollo con un margine di appena 2 punti percentuali (51,03% contro 48,97%), equivalenti a poco più di 700 voti. Questo passaggio di consegne rappresenta un momento cruciale per il capoluogo altoatesino, storicamente guidato dalla Democrazia Cristiana e successivamente dal Partito Democratico e da forze di sinistra, spesso in alleanza con l’Svp, conformemente allo statuto di autonomia della regione.

Il risultato è stato accolto con entusiasmo dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha contattato Corrarati per congratularsi, definendo il suo successo “una vittoria storica”. Nella sua prima dichiarazione, il neosindaco ha sottolineato la sua determinazione a rispondere alle esigenze dei cittadini, affermando: “Abbiamo dimostrato che si può cambiare. La gente si attende risposte e noi le daremo con i fatti. Del governo di centrodestra ci si può fidare”.

Il ritorno dell’Svp a Merano

A Merano, la situazione ha avuto un esito diverso. Katharina Zeller, sostenuta dall’Svp, ha vinto il ballottaggio contro il sindaco uscente Dario Dal Medico con un risultato schiacciante: 55% a 45%. La vittoria di Zeller segna un ritorno alle origini per la città, che aveva visto la leadership dell’Svp perdere terreno negli ultimi dieci anni. Dal Medico, pur riconoscendo la sconfitta, ha avuto parole di elogio per la sua avversaria, dimostrando un momento di sportività politica.

L’appoggio del Partito Democratico a Zeller potrebbe aver giocato un ruolo strategico in questo esito, suggerendo che ci sia stata una sorta di “scambio” politico tra le due città. Con la vittoria di Zeller, i sindaci di origine italiana in Alto Adige si riducono a due: Corrarati a Bolzano e Giorgia Mongillo a Bronzolo, evidenziando un cambiamento significativo nella rappresentanza.

L’affluenza e le sfide future

Le elezioni hanno coinvolto un totale di 13 comuni in Trentino Alto Adige, di cui 11 nella provincia di Trento e 2 in quella di Bolzano. I comuni del Trentino che sono andati al ballottaggio includono:

  1. Arco
  2. Avio
  3. Borgo Valsugana
  4. Cavalese
  5. Cles
  6. Mori
  7. Novella
  8. Pergine Valsugana
  9. Riva del Garda
  10. Ville d’Anzaunia
  11. Volano

Tuttavia, l’affluenza degli elettori ha suscitato preoccupazioni. A Bolzano, solo il 42,8% degli aventi diritto si è recato alle urne, mentre a Merano la percentuale è stata del 41,4%. Questi dati mostrano un calo significativo rispetto al primo turno, dove l’affluenza era stata rispettivamente del 52,2% e del 49,3%.

Il calo dell’affluenza è stato un tema ricorrente nei commenti post-elettorali. Andriollo ha sottolineato l’importanza di una maggiore partecipazione democratica, affermando che “un sindaco eletto con una differenza di poche centinaia di voti significa che la città è divisa a metà”. Questa divisione riflette una realtà complessa in cui le diverse identità culturali e politiche dell’Alto Adige si scontrano e coesistono.

Le elezioni comunali in Trentino Alto Adige non sono solo un momento di decisione politica, ma anche un riflesso delle dinamiche sociali e culturali della regione. La coalizione di centrodestra a Bolzano e il ritorno dell’Svp a Merano segnano un cambiamento nel panorama politico che potrebbe avere ripercussioni sulle future elezioni regionali e nazionali.

In questo contesto, è fondamentale osservare come le nuove amministrazioni affronteranno le sfide locali, dalla gestione dell’immigrazione alla valorizzazione delle identità culturali, dalla pianificazione urbana alla sostenibilità ambientale. Anche se il panorama politico si sta evolvendo, i cittadini di queste città continueranno a cercare risposte concrete e azioni tangibili dai loro rappresentanti.

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