Il 13 maggio 2025, i Campi Flegrei hanno vissuto un momento di grande apprensione a causa di una scossa di terremoto di magnitudo 4.4, seguita da un’altra di magnitudo 3.5. Questi eventi sismici hanno colpito in particolare la popolazione di Napoli e delle aree limitrofe, portando il governo a dichiarare lo stato di emergenza nazionale. La decisione è stata presa durante un vertice a Roma, presieduto dal ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, con l’obiettivo di gestire il rischio sismico in un contesto di sciame sismico che ha già registrato oltre 35 eventi in breve tempo.
La risposta delle autorità
Durante l’incontro, al quale hanno partecipato figure chiave come il capo dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, è emersa l’urgenza di garantire una risposta efficace a un fenomeno naturale in continua evoluzione. La scossa più forte ha avuto epicentro nei pressi di Pozzuoli, un’area nota per la sua attività vulcanica. La profondità della scossa, di soli 3 chilometri, ha reso il terremoto percepibile su un’ampia area.
Nonostante la gravità della situazione, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha rassicurato la popolazione, comunicando che i danni strutturali sono stati minimi: «I risultati sono rassicuranti. Non ci sono stati danni a cose e nessuna persona ha subito lesioni». Questo ha portato un certo sollievo tra i cittadini, che avevano vissuto momenti di grande paura.
Situazione nelle scuole e nei trasporti
In seguito alle scosse, molti abitanti si sono precipitati in strada, allertando le autorità locali, incluso il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che ha invitato alla calma e attivato i protocolli di emergenza. Nonostante la situazione critica a Pozzuoli, il Comune di Napoli ha deciso di mantenere le scuole aperte il giorno successivo, mercoledì 14 maggio, e ha ripreso le corse ferroviarie e della metropolitana, interrompendo solo temporaneamente i servizi di trasporto pubblico.
Tuttavia, le scuole e i centri sportivi a Pozzuoli rimarranno chiusi fino a nuova comunicazione, per consentire le necessarie verifiche sulla stabilità degli edifici. Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno confermato che la sismicità nella zona continua, con una serie di eventi che seguono il trend di attività bradisismica iniziato a gennaio.
Monitoraggio e sicurezza
La dichiarazione dello stato di emergenza è un passo fondamentale per affrontare questa complessa situazione, che coinvolge non solo la sicurezza dei cittadini, ma anche la necessità di interventi immediati per garantire la stabilità delle infrastrutture. È cruciale notare che questo sciame sismico non è un evento isolato, ma rientra in un contesto di attività vulcanica storicamente documentata nei Campi Flegrei, un’area particolarmente sensibile e costantemente monitorata.
Le autorità locali e nazionali stanno lavorando insieme per garantire la sicurezza della popolazione e fornire supporto a chiunque ne avesse bisogno. La Protezione Civile e altre istituzioni sono pronte a intervenire con mezzi e risorse straordinarie. I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni degli esperti e a mantenere la calma in questo periodo di incertezza.
In attesa di ulteriori sviluppi, la popolazione è incoraggiata a rimanere informata attraverso i canali ufficiali e a partecipare attivamente alla gestione della sicurezza pubblica, segnalando eventuali situazioni di pericolo alle autorità competenti. La collaborazione tra cittadini e istituzioni è fondamentale per affrontare questa fase critica e garantire un ritorno alla normalità il più rapidamente possibile.