In un mercoledì come tanti, una telefonata con Paolo Sorrentino, noto regista e sceneggiatore, ha cambiato il corso della mia vita. Durante quella conversazione, tra lamenti e riflessioni sulle mie personali battaglie con la depressione, Paolo ha pronunciato parole che non avrei mai immaginato: “Questa volta sarai tu a girare un film che scriveremo insieme, e io lo produrrò.” Con un’incoscienza che solo l’età adulta può regalare, ho accettato. L’idea era di realizzare un’opera libera e intima, un film che avremmo condiviso, non solo come professionisti, ma come amici.
L’idea di ‘L’infinito’
Ma di cosa poteva parlare questo film? Paolo, con la sua tipica lucidità, ha suggerito: “Fai un film su di te, visto che sarai anche il protagonista.” Così, è nata l’idea di ‘L’infinito’, un progetto che finalmente vedrà la luce il 15 novembre, distribuito dalla PiperFilm.
Il nostro lavoro ha sempre ruotato attorno a un concetto fondamentale: la meraviglia. Io e Paolo, in ogni scena che scriviamo, cerchiamo di stupire l’altro. Questo scambio di emozioni e idee è ciò che rende la nostra collaborazione così profonda e stimolante. Ogni volta che ci sediamo per scrivere, c’è un’aspettativa, un desiderio di scoprire qualcosa di nuovo, di sorprendere l’altro con una visione o un’idea inaspettata. È questo il motore che ci spinge a creare.
La trama di ‘L’infinito’
La trama di ‘L’infinito’ ruota attorno a Umberto, un personaggio che interpreterò, un sceneggiatore di successo che si trova a fare i conti con una realtà che sembra crollare attorno a lui. In una delle prime scene del film, Umberto pronuncia la frase: “La mia situazione è avvilimento.” Questo non è solo un modo per descrivere la sua condizione, ma un riflesso della crisi esistenziale che molti di noi affrontano. La pellicola, girata in bianco e nero, si propone di esplorare il vagabondare interiore di un artista in crisi, un uomo che pur nella sua confusione mantiene una certa consapevolezza e, sorprendentemente, un pizzico di ironia.
Umberto è un personaggio complesso. Cerca di ritrovare un lavoro, ma anche di aiutare una giovane sceneggiatrice, che sembra ossessionata dal concetto di “turning point”. È un tentativo di riconnettersi con il mondo del cinema, ma anche un modo per ritrovare se stesso. La sua vita è segnata dalla malinconia e dall’indolenza, ma non è priva di momenti di luce. La sua relazione con la figlia Elena è centrale nella narrazione, un legame che cerca di ricostruire nonostante le difficoltà.
Il cast e la produzione
Nel corso della sua esistenza, Umberto cambia anche casa, segno di un tentativo di rinnovamento. Tuttavia, la sua vita è costellata da fugaci rapporti con alcune ex, relazioni che sembrano più un rifugio temporaneo che una vera connessione. L’unica costante nella sua vita è il suo storico maggiordomo, che rappresenta una sorta di ancoraggio in un mare di incertezze. E poi c’è la giovane suora armena, sua dirimpettaia, che si distingue per la sua abilità nel lavare i vetri con i fogli di giornale, un gesto semplice ma carico di significato.
Il cast che abbiamo assemblato per ‘L’infinito’ è di altissimo livello e comprende nomi come:
- Eric Claire
- Carolina Sala
- Margherita Rebeggiani
- Lea Gramsdorff
- Stefania Barca
- Alessandro Pacioni
- Tahnee Rodriguez
- Lena Guerre
- Bruno Cariello
- Manuela Mandracchia
- Tony Laudadio
- Antonio Piovanelli
- Dario Cantarelli
Ognuno di loro porta con sé non solo talento, ma anche una visione unica che arricchisce il nostro progetto. La diversità dei personaggi e delle loro storie contribuirà a creare un mosaico di emozioni che speriamo possa risuonare con il pubblico.
La produzione è affidata a Numero 10, The Apartment e UMI Films, tre realtà che condividono la nostra visione e il nostro entusiasmo per questo progetto. Insieme, abbiamo lavorato instancabilmente per dare vita a un film che non solo racconti una storia, ma che riesca a toccare le corde più profonde del cuore umano. Vogliamo che ‘L’infinito’ sia una celebrazione della vita, con tutte le sue imperfezioni e bellezze, un viaggio attraverso le sfide e le meraviglie che caratterizzano l’esistenza di ciascuno di noi.
In questo processo di creazione, ho trovato non solo un collaboratore in Paolo Sorrentino, ma anche un amico con cui condividere un’avventura artistica. La nostra unione, basata sulla ricerca dello stupore, è ciò che rende questo film speciale. Mentre ci avviciniamo alla data di uscita, l’emozione cresce e la speranza è che ‘L’infinito’ possa offrire al pubblico un momento di riflessione, di connessione e, soprattutto, di meraviglia.