Il Conclave per l’elezione del 267esimo Papa della Chiesa cattolica è ufficialmente iniziato, con i 133 cardinali elettori riuniti nella storica Cappella Sistina. La prima fumata, come previsto, è stata nera, indicando che il nuovo Pontefice non è stato ancora scelto. La folla, composta da oltre 50.000 fedeli, ha atteso con trepidazione in Piazza San Pietro, desiderosa di notizie sul futuro della Chiesa. La tensione e l’emozione erano palpabili mentre i cardinali si preparavano a compiere una delle loro responsabilità più importanti.
L’inizio del Conclave
Il Conclave è iniziato con un momento di preghiera nella Cappella Paolina, seguito da una processione verso la Cappella Sistina. Qui, i cardinali hanno giurato solennemente di mantenere il segreto riguardo alle deliberazioni del Conclave. Questo giuramento, letto dal cardinale Pietro Parolin, presidente del Conclave, rappresenta un momento cruciale, sottolineando la serietà e la sacralità dell’incarico. Dopo il giuramento, il cardinale protodiacono, Dominique Mamberti, ha pronunciato l’«extra omnes», un rito che segna la chiusura delle porte della Cappella Sistina, isolando i cardinali dal mondo esterno fino all’elezione del nuovo Papa.
La messa solenne e il processo di voto
La giornata è iniziata con una messa solenne «Pro eligendo Romano Pontifice», presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Questo momento di riflessione ha visto la partecipazione di circa cinquemila fedeli, unendo le loro preghiere a quelle dei cardinali. La messa ha simbolicamente segnato l’inizio del Conclave, un evento con radici storiche profonde e che rappresenta un momento di transizione per la Chiesa cattolica.
Il processo di voto è rigorosamente strutturato e si svolgerà in diverse fasi. Oggi, giovedì 8 maggio, saranno effettuati quattro scrutini, con la possibilità di due fumate nel corso della giornata. Le fumate sono previste come segue:
1. Prima fumata del mattino intorno alle 10.30.
2. Seconda fumata dopo mezzogiorno.
3. Fumate pomeridiane alle 17.30 e alle 19.
È importante notare che le fumate intermedie saranno annunciate solo in caso di fumata bianca, segnalando l’elezione del nuovo Papa. In caso contrario, la comunità cattolica dovrà attendere ulteriori aggiornamenti.
Un momento di attesa e speranza
La presenza di una grande folla in Piazza San Pietro ha creato un clima di attesa e speranza. Molti fedeli hanno portato con sé preghiere e messaggi di sostegno per i cardinali, evidenziando l’importanza dell’elezione di un nuovo leader spirituale in un periodo di sfide per la Chiesa. L’evento è stato reso ancora più visibile dalla presenza di telecamere e giornalisti, con aggiornamenti in tempo reale diffusi attraverso vari canali mediatici.
In un’epoca di comunicazione digitale, i cardinali hanno dovuto dire addio ai dispositivi elettronici prima di entrare nel Conclave. Alcuni di loro hanno condiviso messaggi sui social media, esprimendo i loro pensieri e le loro emozioni. Ad esempio, l’arcivescovo di Santiago del Cile, Fernando Chomali, ha postato un video in cui lavava la sua camicia bianca per l’occasione, riflettendo sull’importanza di questo momento.
Il Conclave, con la sua atmosfera solenne e i suoi rituali intricati, non è solo un processo di selezione, ma rappresenta anche un momento di riflessione sulle sfide attuali della Chiesa. Gli ultimi atti prima dell’inizio delle votazioni hanno visto la chiusura dei luoghi di lavoro del Conclave e la rimozione dell’anello del pescatore di Papa Francesco, simbolo della fine del suo pontificato.
La tensione cresce con ogni fumata, e l’attesa per il «Habemus Papam» si fa sempre più intensa. I fedeli, sia in Vaticano che in tutto il mondo, seguono con attenzione gli sviluppi, sperando che il nuovo Papa possa guidare la Chiesa attraverso i tempi difficili che sta affrontando. La storia della Chiesa si arricchirà di un nuovo capitolo, e il futuro della comunità cattolica è ora nelle mani dei cardinali elettori, chiamati a compiere una scelta fondamentale per il cammino della fede e della spiritualità.