L’Inter ha scritto una nuova pagina della sua storia calcistica, conquistando un posto nella finale di Champions League grazie a una vittoria emozionante contro il Barcellona, terminata con un punteggio di 4-3. Questo risultato non è solo un numero, ma evoca le emozioni di grandi sfide del calcio italiano, richiamando alla mente la storica Italia-Germania dell’87. La partita, disputata allo stadio di San Siro, ha visto i nerazzurri prendere il vantaggio due volte, subire una rimonta da parte dei blaugrana e infine trionfare grazie a un gol di Francesco Acerbi e a un decisivo gol di Davide Frattesi.
Il vantaggio di Lautaro
Il match è iniziato con un’intensità palpabile, tipica delle notti di Champions. L’Inter ha tentato di prendere il controllo del gioco, affrontando inizialmente qualche difficoltà. Tuttavia, al 20° minuto, un assist perfetto di Dimarco ha permesso a Dumfries di servire Lautaro Martinez, che ha insaccato a porta vuota, segnando il suo nono gol in questa edizione di Champions League.
La risposta del Barcellona
Il Barcellona ha reagito con determinazione, intensificando la pressione per ristabilire l’equilibrio. La squadra catalana ha creato diverse occasioni, ma ha faticato con la precisione nei momenti cruciali. Ecco alcuni momenti salienti:
- Un errore di Barella è stato salvato da Bastoni su un tiro di Ferran Torres.
- Torres ha avuto un’ottima opportunità per pareggiare, ma ha calciato a lato.
- L’Inter ha risposto con un tentativo di Mkhitaryan e un tiro di Calhanoglu, entrambi senza successo.
Il rigore di Calhanoglu
L’Inter ha trovato il raddoppio al 43° minuto. Mkhitaryan ha assistito Lautaro, che è stato atterrato in area da Cubarsi. Dopo un consulto con il VAR, l’arbitro Marciniak ha assegnato un rigore, trasformato con freddezza da Calhanoglu, che ha spiazzato Szczesny. L’Inter sembrava avere la partita in pugno, ma il Barcellona non era disposto a mollare.
La rimonta catalana e la svolta finale
Nella ripresa, i catalani sono tornati in campo con un atteggiamento più aggressivo, trovando la rete al 56° minuto con Eric Garcia, che ha capitalizzato un cross di Martin. Questo gol ha riacceso le speranze del Barcellona, che ha continuato a spingere. A metà secondo tempo, un errore di marcatura di Barella ha permesso a Dani Olmo di pareggiare.
Con il punteggio sul 2-2, l’Inter sembrava in difficoltà, ma il tecnico Simone Inzaghi ha effettuato cambi strategici. A due minuti dalla fine, Raphinha ha segnato il gol del 3-2 per il Barcellona, facendo temere il peggio per i nerazzurri. Tuttavia, la determinazione dell’Inter è emersa ancora una volta.
A soli due minuti dalla fine del tempo regolamentare, Francesco Acerbi è diventato l’eroe inaspettato, segnando il gol del 3-3 dopo un calcio d’angolo. Questo ha portato il match ai supplementari, dove una grande azione di Thuram ha permesso a Frattesi di segnare il gol decisivo, riportando i nerazzurri in vantaggio.
Negli ultimi istanti, il Barcellona ha cercato di rispondere, ma un’altra straordinaria parata di Sommer ha negato la rete a Lamine Yamal, mantenendo il punteggio sul 4-3. Con il fischio finale, San Siro ha festeggiato il trionfo dell’Inter, che torna a disputare una finale di Champions League, a distanza di anni dall’ultima volta nel 2010, quando si laureò campione d’Europa. Questa impresa contro il Barcellona rimarrà impressa nella memoria dei tifosi e nella storia del calcio italiano.