Maggio si apre con un’importante novità per il cinema nelle Marche, grazie all’inaugurazione di tre nuovi set cinematografici. Questi progetti non solo rappresentano un’opportunità per la creatività, ma anche per l’occupazione locale. Il primo ciak è stato dato per il film “Frammenti”, un’opera d’esordio della regista Bianca Marcelli, scritta da Dario Germani e prodotta da La Pratella 76. Con la supervisione artistica di Giorgio Caporali, rispettata figura del panorama cinematografico italiano, il set impiega 32 professionisti, tra cui capi reparto e maestranze locali, dimostrando un forte impegno verso l’occupazione regionale.
La trama di “Frammenti” si concentra sulla danza, esplorando un dramma contemporaneo che intreccia arte, identità e ricerca interiore. La storia segue il percorso emotivo di un giovane ballerino alle prese con il suo passato. Le riprese si svolgeranno in diverse località marchigiane, tra cui Fermo, Ponzano di Fermo, Potenza Picena e Porto San Giorgio, con un focus particolare sul Teatro dell’Aquila di Fermo, un simbolo della cultura locale. Il cast include talenti locali come Rebecca Liberati e Andrea Caimmi, oltre a noti attori come Riccardo De Rinaldis e Valentina Romani.
Opportunità di lavoro e sviluppo culturale
Andrea Agostini, presidente della Fondazione Marche Cultura e della Marche Film Commission, ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio di queste produzioni, sottolineando che: “Con soddisfazione annunciamo l’avvio delle riprese nelle Marche di tre nuovi film che hanno vinto i nostri bandi regionali.” Questa iniziativa rappresenta un’importante opportunità per impiegare maestranze locali e garantire ricadute economiche sul territorio. Le Marche si confermano una meta ambita per le produzioni nazionali e internazionali.
La prossima settimana, si apriranno altri due set cinematografici. A Jesi e nella Vallesina inizieranno le riprese del film “Il Principe della follia”, diretto da Dario D’Ambrosi e prodotto da Red Post Production S.r.l. Il cast include nomi noti come Alessandro Haber e Carla Chiarelli, e le riprese si concentreranno in località storiche come Jesi, Cingoli e Senigallia.
Temi sociali e storici nel cinema marchigiano
Un altro progetto significativo è “La bambina di Chernobyl”, diretto da Massimo Nardin e prodotto da Cine 1 Italia S.r.l. Questo film, che affronta temi sociali e storici, prevede cinque settimane di riprese nel territorio di Ancona e Ascoli Piceno. Con attori come Vincenzo Pirrotta e Yeva Sai, il film non solo offre lavoro ai professionisti locali, ma sensibilizza anche il pubblico su questioni di rilevanza sociale.
Francesco Gesualdi, direttore della Marche Film Commission, ha evidenziato l’importanza di queste produzioni, affermando: “Siamo riusciti a creare un modello sostenibile fondato su investimenti strategici e un dialogo aperto con il territorio.” Questa visione è cruciale per garantire che le produzioni cinematografiche non solo arricchiscano l’offerta culturale della regione, ma contribuiscano anche a un’economia locale più robusta.
Le Marche, con i loro paesaggi mozzafiato e il patrimonio artistico, stanno diventando un punto di riferimento per il settore cinematografico. La fusione tra arte e territorio valorizza i luoghi e offre una narrazione autentica delle storie italiane. Con l’arrivo di questi nuovi set, la regione si prepara a scrivere un altro capitolo della sua storia nel cinema, rendendo le Marche una vera e propria “Cinecittà” in miniatura, dove ogni angolo racconta una storia e ogni film ha il potere di toccare i cuori.