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Il futuro dello stadio di San Siro si sta delineando in modo chiaro, con la recente chiusura del bando pubblico indetto dal Comune di Milano per lo sviluppo delle aree circostanti. La scadenza del bando, fissata a mezzanotte tra il 30 aprile e il primo maggio, ha confermato che non sono arrivate proposte alternative a quelle presentate da Inter e Milan. Di conseguenza, il Comune procederà con una trattativa privata con i due club per la rigenerazione dell’impianto, segnando un passo significativo verso il futuro di uno dei simboli del calcio italiano.
Secondo una nota ufficiale del Comune, l’obiettivo dell’avviso pubblico era raccogliere manifestazioni di interesse riguardo al “compendio immobiliare della Grande Funzione Urbana (Gfu) San Siro”, che include lo Stadio Giuseppe Meazza. Tuttavia, nonostante le aspettative, nessuna proposta alternativa è pervenuta, lasciando via libera al progetto di ristrutturazione presentato da Inter e Milan. Questo progetto prevede:
La chiusura del bando rappresenta un momento cruciale, poiché segna l’inizio di una fase di trattativa tra l’amministrazione comunale e i due club. La speranza è che un accordo possa essere raggiunto entro la fine di luglio, includendo un piano industriale e finanziario dettagliato, fondamentale per la realizzazione del progetto. Il 30 aprile ha rappresentato il via ufficiale alle trattative, che potrebbero portare a un accordo vincolante per il futuro dello stadio.
Il Comune ha aperto il bando per rassicurare i cittadini e gli stakeholder circa la volontà di esplorare diverse opzioni per il futuro di San Siro. Tuttavia, l’esito ha dimostrato che l’idea prevalente resta quella proposta dalle due società, che intendono costruire un nuovo stadio e demolire, almeno parzialmente, l’attuale struttura. Questo progetto è accompagnato da un ingente investimento immobiliare e commerciale nell’area, rispettando le direttive del Comune, che ha già richiesto una riduzione delle volumetrie e un aumento delle aree verdi.
Inter e Milan hanno presentato una proposta per acquisire le aree necessarie per 197 milioni di euro, cifra stabilita dall’Agenzia delle Entrate su richiesta del Comune. Tuttavia, restano ancora diverse questioni da risolvere, tra cui chi si farà carico dei costi di bonifica e demolizione di San Siro, che potrebbero ammontare a decine di milioni di euro. Le due società stanno cercando di negoziare per scontare questi costi dal prezzo d’acquisto, ma la questione rimane aperta.
Inoltre, un fascicolo della procura di Milano sta esaminando la valutazione del prezzo richiesto dal Comune, un aspetto che potrebbe influenzare le trattative e il futuro del progetto. Le preoccupazioni riguardo a un possibile danno erariale per le casse comunali potrebbero complicare ulteriormente la situazione.
Il nuovo impianto, con una capienza di 71.500 posti, di cui 13.000 dedicati a offerte hospitality e corporate, potrebbe generare un significativo incremento delle entrate. Le stime indicano che i due club potrebbero guadagnare circa 50-60 milioni di euro all’anno, aumentando considerevolmente il giro d’affari rispetto ai 70-80 milioni attuali incassati da San Siro.
Le esperienze di altri club europei suggeriscono che un nuovo stadio può portare a un raddoppio dei ricavi. Ad esempio, il Real Madrid ha visto i suoi ricavi dal nuovo Santiago Bernabeu aumentare da 122 a 248 milioni di euro. Analoghi incrementi sono stati registrati da squadre come l’Arsenal e il Tottenham in Inghilterra. In Italia, la Juventus ha visto i suoi ricavi da match day crescere notevolmente grazie all’Allianz Stadium.
Le potenzialità economiche del nuovo stadio non si limiteranno solo ai giorni delle partite. Infatti, i proventi potrebbero derivare anche da eventi non sportivi, come concerti e congressi, oltre a tour e visite al museo dei club. La cessione dei naming rights rappresenterebbe un’altra importante fonte di guadagno. Con un investimento complessivo stimato in 1,25 miliardi di euro, di cui 708 milioni per la realizzazione della nuova struttura, il progetto si presenta come un’opportunità imperdibile per le due società.
Ora, con il bando chiuso e la trattativa che si avvia, il futuro di San Siro è nelle mani di Inter e Milan, che dovranno lavorare a stretto contatto con il Comune di Milano per garantire un progetto che non solo rispetti le esigenze sportive, ma che contribuisca anche alla riqualificazione dell’area e al benessere della comunità.
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