L’ultima giornata di squalifiche e sanzioni ha colpito duramente il mondo del calcio milanese, con Inter e Milan coinvolti in un’inchiesta che ha messo in luce i rapporti tra i club e i gruppi ultras. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) ha ufficializzato le sanzioni contro i due club, frutto di un accordo di patteggiamento con la Procura Federale. Questo accordo ha portato a una serie di misure punitive che, seppur dimezzate rispetto a quanto inizialmente previsto, rappresentano un forte monito per il calcio italiano e per la necessità di mantenere un comportamento etico e corretto all’interno degli stadi.
Squalifiche e sanzioni per Inter e Milan
Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, e Hakan Calhanoglu, centrocampista della stessa squadra, sono stati squalificati per un turno. Le ammende pecuniarie si sono tradotte in:
- 15.000 euro per Inzaghi
- 30.000 euro per Calhanoglu
- 70.000 euro per l’Inter
- 30.000 euro per il Milan
Le sanzioni sono il risultato di violazioni del codice di giustizia sportiva, in particolare degli articoli che riguardano la lealtà, la correttezza e l’obbligo di osservanza delle norme federali. In particolare, si fa riferimento all’articolo 25, comma 10, che vieta ai tesserati di intrattenere rapporti con esponenti di gruppi non autorizzati, evidenziando come Inzaghi e Calhanoglu abbiano avuto contatti con la Curva Nord, noto gruppo ultras dell’Inter, a partire dalla stagione 2022-23.
Conseguenze per le squadre
Le conseguenze di queste sanzioni sono significative non solo per i diretti interessati ma anche per le rispettive squadre, che dovranno affrontare la prossima partita senza i loro allenatori e un importante elemento della rosa. Nel caso specifico dell’Inter, la squalifica di Inzaghi si farà sentire in una fase cruciale del campionato, considerando l’importanza dell’allenatore nel guidare la squadra in un periodo di sfide competitive.
In aggiunta a Inzaghi e Calhanoglu, anche Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter e storico capitano, è stato colpito da una sanzione di 14.500 euro, evidenziando la responsabilità diretta del club nei confronti dei comportamenti dei suoi tesserati. Massimiliano Silva e Claudio Sala hanno ricevuto sanzioni simili, con 14.500 euro di multa e 30 giorni di inibizione.
La posizione del Milan
Per il Milan, la sanzione di 30.000 euro è stata comminata per responsabilità oggettiva, legata alle azioni di Fabio Pansa, anche lui colpito da 30 giorni di inibizione e da una multa di 13.000 euro. Davide Calabria, capitano rossonero, si trova in una posizione diversa, poiché ha scelto di non patteggiare e sarà quindi ascoltato dalla Procura Federale in un’udienza separata.
L’inchiesta è emersa in uno dei momenti più critici per il calcio italiano, un settore già alle prese con problematiche di vario tipo, dalla gestione dei diritti televisivi alla lotta contro il razzismo e la violenza negli stadi. L’attenzione della Figc su questi temi è aumentata negli ultimi anni, portando a un inasprimento delle sanzioni e a una maggiore vigilanza sui comportamenti di calciatori e dirigenti.
Il futuro delle relazioni tra i club e i loro tifosi sarà fondamentale. Sarà essenziale per Inter e Milan affrontare questa situazione con trasparenza e responsabilità, per ricostruire la fiducia con i loro sostenitori e garantire un ambiente di gioco sano e rispettoso.