Conclave 2025: i papabili e le sorprese nel futuro della Chiesa

Con la triste notizia della morte di Papa Francesco, annunciata ufficialmente dal cardinale Kevin Farrell, la Chiesa cattolica si prepara ad affrontare uno dei momenti più significativi e delicati della sua storia: il conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Questo evento, che segnerà una svolta importante per la Chiesa, è previsto per i prossimi giorni, con il decano del Collegio dei cardinali, Giovanni Battista Re, che ha un massimo di quindici giorni per convocare il conclave, il quale potrebbe iniziare già la prossima settimana. I funerali solenni di Papa Francesco si svolgeranno sabato o domenica, mentre nel Vaticano fervono i preparativi per l’evento.

La domanda che tutti si pongono è: chi sarà il successore di Papa Francesco? Secondo quanto riportato dalla televisione francese France 24 e vari esperti vaticanisti, sono circa 15 i cardinali attualmente favoriti per ascendere al soglio pontificio. Tra questi, spiccano quattro italiani ma anche figure provenienti da Africa, Asia e Americhe, dimostrando così il carattere sempre più globale della Chiesa cattolica.

i principali candidati al soglio pontificio

  1. Pietro Parolin, 70 anni, attuale Segretario di Stato Vaticano. Uomo di fiducia di Papa Francesco, Parolin vanta un’importante esperienza diplomatica e relazioni internazionali consolidate. La sua capacità di gestire delicate situazioni geopolitiche e il suo approccio aperto verso il dialogo interreligioso lo pongono in una posizione privilegiata per il ruolo di Pontefice.

  2. Matteo Maria Zuppi, 69 anni, arcivescovo di Bologna, noto per il suo impegno sociale verso i poveri e i migranti, un tema molto caro a Papa Francesco.

  3. Pierbattista Pizzaballa, 60 anni, Patriarca Latino di Gerusalemme, la cui esperienza lo rende una figura rispettata a livello internazionale.

  4. Claudio Gugerotti, 69 anni, esperto di mondo slavo e attualmente prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, è considerato un contendente valido.

Tuttavia, ci sono anche voci che suggeriscono la possibilità di un Papa non europeo, un segnale di apertura e modernità.

le prospettive globali

Luis Antonio Tagle, 67 anni, delle Filippine, è stato già considerato papabile nel 2013. Con il suo carisma e la sua vicinanza alle posizioni progressiste di Bergoglio, Tagle potrebbe rappresentare una continuità nel solco tracciato dal precedente Pontefice.

L’Africa è un continente che sta acquisendo sempre più importanza all’interno della Chiesa cattolica. Peter Turkson, dal Ghana, e Fridolin Ambongo Besungu, dalla Repubblica Democratica del Congo, sono due nomi molto citati. Turkson, 76 anni, noto teologo, ha espresso in passato il suo rifiuto per il papato a causa della “durezza del ruolo”, mentre Besungu, 65 anni, si distingue per la sua posizione contraria alle benedizioni delle unioni gay, avvicinandosi maggiormente a una visione tradizionale.

Dall’Europa del Nord, Anders Arborelius, 75 anni, primo vescovo cattolico svedese dopo la Riforma, emerge come una sorpresa. Altri nomi di rilievo includono Peter Erdo dall’Ungheria, Jean-Claude Hollerich dal Lussemburgo e Jean-Marc Aveline dalla Francia, tutti rispettati teologi con una forte vocazione al dialogo interreligioso. Non mancano neppure i candidati americani, come Robert Francis Prevost, che ha assunto il titolo di cardinale nel 2023 e guida la Commissione per l’America Latina, e Timothy Dolan, arcivescovo di New York, una figura storica nella gestione degli scandali che hanno colpito la Chiesa negli Stati Uniti.

le sfide del nuovo pontefice

Il nuovo Papa dovrà affrontare sfide epocali, che spaziano dalla gestione degli abusi all’interno della Chiesa, alla riforma della Curia, fino al delicato rapporto con la Cina e alle questioni legate all’emergenza climatica. Ogni candidato porta con sé una visione e un approccio distintivi, che potrebbero segnare una nuova era per la Chiesa cattolica.

Il prossimo conclave rappresenta un equilibrio delicato tra istanze riformiste e tradizione dottrinale. La scelta del nuovo Pontefice non riguarderà solo un leader religioso, ma un punto di riferimento globale per oltre un miliardo di fedeli. Ciò che si profila all’orizzonte è un futuro in bilico tra rinnovamento e conservazione, in cui il Collegio dei cardinali dovrà decidere se continuare sulla via tracciata da Francesco o segnare una netta discontinuità.

Con gli occhi puntati su San Pietro, la storia della Chiesa cattolica si scriverà nei prossimi giorni con scelte che influenzeranno non solo i fedeli, ma anche il dialogo interreligioso e il ruolo della Chiesa nella società moderna.

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