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Categories: Sport

Parigi-Roubaix: la sfida epica tra Pogacar e van der Poel tra le pietre della storia

La Parigi-Roubaix, conosciuta come la “corsa delle pietre”, è un evento di ciclismo che trascende il semplice sport, evocando storie di epiche battaglie tra i ciclisti più temerari del panorama mondiale. Con un percorso di ben 259 chilometri che si snoda da Compiègne fino al velodromo di Roubaix, questa gara è una delle più iconiche e seguite, non solo in Francia, ma in tutto il mondo. Quest’edizione, in programma domenica 13 aprile, rappresenta la 122esima edizione di questa competizione storica, un appuntamento che continua a suscitare passione e adrenalina tra gli appassionati.

La Parigi-Roubaix è molto più di una semplice corsa. È un viaggio nel tempo che riporta i partecipanti all’epoca dei pionieri del ciclismo, quando il coraggio e la determinazione erano le uniche armi a disposizione per affrontare le difficoltà del percorso. I ciclisti devono confrontarsi con la natura, che gioca un ruolo cruciale: i tratti di pavé, con le loro irregolarità e le insidie del terreno, sono un vero e proprio banco di prova per i corridori, costretti ad affrontare non solo la fatica, ma anche le insidie di forature e cadute.

il duello tra i campioni

Quest’anno, il duello è attesissimo, con i protagonisti principali pronti a sfidarsi nuovamente. Mathieu van der Poel, olandese che ha trionfato nelle ultime due edizioni, e Tadej Pogacar, sloveno considerato quasi invincibile e fresco vincitore al Giro delle Fiandre, sono i nomi che più attirano l’attenzione. A completare il parterre di campioni ci saranno anche specialisti del calibro di Mads Pedersen e Wout Van Aert, oltre al nostro Filippo Ganna, che nel 2016 si è aggiudicato la Roubaix nella categoria Under 23.

Questa nuova generazione di ciclisti rappresenta un’evoluzione del ciclismo, un mix tra tradizione e innovazione. Rispetto ai grandi campioni del passato, come Francesco Moser, Roger De Vlaeminck e Bernard Hinault, questi atleti affrontano una competizione che è cambiata radicalmente. Moser, ad esempio, è stato il primo ciclista a conquistare tre edizioni consecutive della Roubaix negli anni ’70, un’impresa che ha segnato la storia di questa corsa. Oggi, il ciclismo è influenzato da fattori come la tecnologia e la preparazione scientifica, ma l’essenza della sfida rimane intatta.

le insidie della corsa

La Roubaix è una corsa imprevedibile, dove il meteo può cambiare rapidamente e influenzare il risultato finale. Le condizioni del terreno, l’aderenza delle gomme e la condotta di gara possono trasformare un atleta da favorito a vittima delle insidie del pavé. La foresta di Aremberg, famosa per la sua difficoltà, è un punto cruciale della corsa. Un passaggio stretto che agisce come un imbuto, dove la velocità e la posizione sono fondamentali per non rimanere tagliati fuori dalla lotta per la vittoria.

Quest’anno, prima di giungere alla foresta, sono state introdotte quattro curve a novanta gradi, un cambiamento che promette di rendere il percorso ancora più interessante e sfidante. Con la scomparsa delle salite del Fiandre, Van der Poel è considerato il favorito, grazie alla sua potenza e alla sua abilità nel gestire gli sprint. Tuttavia, Pogacar, al suo debutto nella Roubaix, non è da sottovalutare. Dopo aver testato il tratto di Aremberg, ha deciso di affrontare questa sfida, dimostrando il suo spirito combattivo e la voglia di mettersi alla prova.

la storia della corsa

Il fascino della Parigi-Roubaix non si limita solo ai protagonisti, ma abbraccia anche la storia che accompagna ogni edizione. Ricordiamo Franco Ballerini, ex ct della nazionale italiana, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della corsa, vincendo nel 1995 e nel 1998. Le sue parole risuonano ancora tra gli appassionati: «La sentivo nell’aria come la primavera. Era la mia corsa, una lotta con la natura e con gli uomini». Con questo spirito, ci prepariamo a vivere una nuova ed entusiasmante edizione della Parigi-Roubaix, dove la storia e il presente si fondono in una danza di sfide, speranze e sogni.

In sintesi, la Parigi-Roubaix rappresenta un incontro tra passato e futuro, un evento da seguire con attenzione, dove ogni ciclista è pronto a scrivere la propria storia.

Andrea Galluzzo

Sono un appassionato di sport e tempo libero, sempre alla ricerca di nuove storie da raccontare e di emozioni da condividere. Con un background che spazia dalla scrittura creativa alla comunicazione, ho trovato la mia voce nel mondo del giornalismo sportivo su cinturaovest.it. Qui, esploro le dinamiche del mondo sportivo, dalle piccole realtà locali agli eventi di rilevanza internazionale, cercando di dare risalto a quelle storie che spesso rimangono nell'ombra. Credo fermamente che lo sport non sia solo competizione, ma anche un modo per unire le persone e promuovere uno stile di vita attivo e sano. Ogni articolo che scrivo è un invito a scoprire nuove attività, a riflettere su ciò che significa praticare uno sport e a vivere il tempo libero in modo consapevole. Quando non sono immerso nella scrittura, mi potrete trovare in palestra, sui campi da gioco o in esplorazione di nuove avventure all'aria aperta. La mia missione è ispirare gli altri a trovare la loro passione e a vivere ogni giorno con entusiasmo.

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