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Sebbene molte case produttrici propongano tinture per capelli di origine naturale, un’indagine ha svelato la vera composizione: è allarme.
Da anni milioni di persone colorano i propri capelli, spesso con cadenza mensile. C’è chi lo fa per mero cambiamento e chi, con l’insorgere dei capelli bianchi, non può farne a meno. Qualunque sia il caso in questione, i componenti dei prodotti sono mutati nel tempo, poiché considerati dannosi per la salute.
Da qui la nascita di alternative alla tanto temuta ammoniaca, un tipo di ossidante calino, alquanto irritante e in alcuni casi anche allergizzante. L’ammoniaca ha come scopo principale quello di aprire le squame del capello per andare ad inserire il prodotto in profondità. Questo processo permette di conservare il prodotto più a lungo all’interno del capello.
Tuttavia, come detto in precedenza, non tutti tollerano questo tipo di sostanza, per giunta, fortemente sconsigliata alle donne incinte o in allattamento. Per questo la nascita di sostanze alternative che riescono a raggiungere risultati discreti. Tuttavia, una recente analisi ha voluto analizzare nel dettaglio proprio quelle tinture che, a dire dalla copertina, si presentano totalmente naturali. Il risultato è stato diverso dalle aspettative comuni.
La rivista 60 Millions de Consommateurs ha recentemente testato 12 tinture per capelli, di cui quattro naturali e una consigliata solo per uso professionale. Una differenza chiave tra questi prodotti risiede nella presenza o assenza di agenti ossidanti, come l’ammoniaca, notoriamente irritante per il cuoio capelluto. Tuttavia, anche le tinture ‘senza ammoniaca’ possono contenere sostanze preoccupanti come l’etanolammina.
I risultati del test, come ormai noto, hanno rivelato che le tinture con agenti ossidanti tendono a offrire una migliore copertura e tenuta del colore rispetto a quelle naturali, anche se è bene precisare che non tutte le tinture ossidanti sono altrettanto efficaci. Tra le tinture consigliate, Eugène Color si è distinta per le sue discrete prestazioni.
Dall’altro lato, le tinture naturali tendono a sbiadire più rapidamente e richiedono tempi di posa più lunghi. Tuttavia, è da precisare che presentano meno ingredienti problematici rispetto alle tinture ossidanti, sebbene possano comunque causare reazioni allergiche e andrebbero comunque testate prima dell’applicazione.
È importante notare che molte tinture ossidanti contengono ingredienti potenzialmente dannosi, anche se alcuni marchi pubblicizzano un alto contenuto di ingredienti naturali. L’industria cosmetica ha ridotto alcune concentrazioni di sostanze problematiche, ma restano preoccupazioni riguardo a ingredienti come la p-fenilendiammina e il resorcinolo (o resorcina), sospettato di essere un interferente endocrino.
In buona sostanza, da quanto emerso, i rischi sembrano essere in entrambe le parti, anche se l’ammoniaca è considerata tuttora maggiormente dannosa. L’unica soluzione sarebbe quella di informarsi prima di acquistare un prodotto o applicarlo dal parrucchiere.
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