“Fischi nell’orecchio”, li senti spesso? Attenzione: potrebbe essere una malattia cronica

Le cause esatte dei fischi nell’orecchio possono essere diverse. Tra queste, vi è una malattia cronica molto particolare.

Sentire un costante fischio nell’orecchio può causare fastidio e disagio a chi ne soffre. Questo sintomo può variare da lieve a grave e può manifestarsi in diversi modi, compresi fischi, ronzii, sibili o suoni simili al battito del cuore. Vediamo insieme quali sono le cause, i sintomi e i possibili rimedi per affrontare questa condizione.

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Quel fastidiosissimo fischio all’orecchio… cos’è davvero? – (cinturaovest.it)

Le cause esatte dei fischi nell’orecchio possono essere diverse e spesso non è possibile identificarne una singola causa. Tuttavia, alcuni fattori che possono contribuire all’insorgenza di questo disturbo includono essere esposti a rumori intensi per un lungo periodo di tempo può danneggiare le cellule sensoriali dell’orecchio interno, causando acufeni.

Le infezioni dell’orecchio esterno o medio possono provocare temporanei acufeni. Ridotta circolazione sanguigna verso l’orecchio interno può causarne altrettanti. Cambiamenti nella pressione dell’aria: questo può verificarsi durante i viaggi in aereo o durante le immersioni subacquee.

I fischi nell’orecchio possono manifestarsi in diversi modi e possono variare da persona a persona. Alcuni dei sintomi più comuni includono: fischi, ronzii, sibili, vertigini o problemi di equilibrio, disturbi del sonno. 

Fischio costante nell’orecchio: può essere questa malattia

Condizioni come la sindrome di Ménière, un disturbo dell’orecchio interno che provoca vertigini e perdita uditiva, possono essere associate ai fischi nell’orecchio. La sindrome è una condizione cronica dell’orecchio interno che colpisce circa 615.000 persone negli Stati Uniti ogni anno, secondo la National Institute on Deafness and Other Communication Disorders (NIDCD). Questa patologia può causare episodi improvvisi di vertigini, perdita uditiva, sensazione di pienezza all’orecchio e acufeni, avvolgendo chi ne è colpito in un vortice di sintomi debilitanti.

Le cause esatte della sindrome di Ménière non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori possa contribuire alla sua comparsa. La condizione potrebbe essere causata da un aumento della pressione dei fluidi nell’orecchio interno, che può danneggiare le strutture sensoriali responsabili dell’equilibrio e dell’udito.

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Tra i sintomi della sindrome di Ménière anche il fischio all’orecchio – (cinturaovest.it)

Alterazioni nella circolazione sanguigna dell’orecchio interno possono influenzare la sua funzione e contribuire ai sintomi della sindrome di Ménière. Alcune persone sembrano avere una predisposizione genetica, con casi familiari che suggeriscono un potenziale legame ereditario. Alcuni ricercatori ipotizzano che la sindrome possa essere legata a disturbi autoimmuni che causano infiammazione nell’orecchio interno.

Non esiste una cura definitiva per la sindrome di Ménière, ma ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. I farmaci antivertiginosi, diuretici e corticosteroidi possono aiutare a controllare le vertigini e altri sintomi durante gli attacchi. La terapia di riabilitazione vestibolare può aiutare a migliorare l’equilibrio e a ridurre le vertigini attraverso esercizi mirati. In alcuni casi gravi e resistenti al trattamento, possono essere considerate terapie invasive come l’iniezione intratimpanica di steroidi o la terapia labirintica.

La gestione della sindrome di Ménière può essere complessa e richiede una stretta collaborazione tra il paziente e il medico per individuare il trattamento più efficace per ciascun individuo. Con il giusto approccio, dunque, molte persone possono trovare sollievo dai sintomi e continuare a condurre una vita attiva e soddisfacente.

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