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Gli energy drink sono delle bevande molto in voga poiché hanno un sapore gradevole. Tuttavia, è meglio moderare la quantità.
Gli energy drink sono diventati delle bevande molto consumate a livello globale, predilette specialmente da studenti universitari, sportivi e lavoratori che hanno bisogno di massima concentrazione. Questo perché contengono sostanze come caffeina, taurina e vitamine del gruppo B che migliorano istantaneamente la vigilanza mentale, consentono di rimanere svegli più a lungo e di sentirsi maggiormente in forze.
Il mercato ha sfruttato queste caratteristiche proponendo una vasta gamma di gusti e formulazioni diverse in modo da attrarre i consumatori che possono scegliere tra numerose opzioni in base alle proprie preferenze. Tuttavia, gli energy drink hanno un lato oscuro che comporta effetti collaterali importanti a discapito della salute; possono condurre a nervosismo, irritabilità, palpitazioni cardiache, insonnia e mal di testa.
Alcune di queste bevande sono ipocaloriche, altre invece hanno elevati livelli di zucchero, contribuendo all’aumento di peso e del rischio di sviluppare condizioni come il diabete di tipo 2 e malattie cardiache. Infine, un consumo cronico può avere conseguenze disastrose tra cui danni ai reni, problemi cardiaci e ai denti. Ne sa qualcosa Andy Hammond che ha bevuto 2 litri di bevande energetiche al giorno per 2 anni. Incredibile cosa gli è capitato.
Andy Hammond è un uomo di 36 anni. Si è ritrovato a pochi passi dalla morte dopo essere collassato il giorno dello scorso Natale.
Beveva ogni giorno circa quattro lattine della bevanda Monster Energy da 500 ml. Hammond è originario di Hartlepool, nella contea di Durham (Regno Unito). Ha iniziato a notare sangue nelle urine. Per questo motivo era stato curato per diverse gravi infezioni. Poi il 25 dicembre è sopraggiunto il tracollo.
È stato portato d’urgenza all’ospedale universitario della sua città per accertamenti che hanno evidenziato la presenza di un calcolo renale di quattro millimetri. Questi “calcoli” dolorosi sono masse di sale e minerali che si accumulano proprio nei reni o nell’uretere.
“Ho prestato servizio militare e sono stato ferito in Afghanistan. Nulla di quello che ho provato è stato tanto doloroso quanto i calcoli renali”, ha detto Andy Hammond. Gli ci vorranno dai sei mesi a due anni per riprendersi completamente. Gli è stato imposto di bere solo acqua, mangiare sano e mantenersi in forma.
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