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Alcuni errori comuni in busta paga possono pesantemente ridurre lo stipendio, causando numerosi problemi di calcolo e riduzioni economiche.
Può accadere a tutti di trovarsi con uno stipendio non corretto, calcolato male a causa di alcuni errori che sono presenti in busta paga e che quindi determinano problemi nel conteggio finale su quanto viene poi percepito dal lavoratore. Sicuramente è importante, per tutti, valutarla correttamente, leggerla, notare imprecisioni sia negli importi che nelle caratteristiche dei vari elementi.
Queste vengono compilate ogni volta e quindi è possibile che vi siano errori, seppur minimi hanno comunque conseguenze che possono tradursi in questioni economiche ma anche di altro tipo, per questo andrebbe effettuato un controllo anche se molti poi non lo fanno.
I dati sono emersi dai controlli a tappeto verificati da specialisti del settore che hanno riportato queste indicazioni proprio per agevolare tutti i dipendenti che possono in questo modo farsi un’idea pratica della propria situazione e anche intervenire. Se risultano mancanze il lavoratore può esporre la questione e ottenere la cifra corretta.
Per controllare correttamente la busta paga bisogna guardare soprattutto ad alcune voci ovvero TFR che viene accumulato di volta in volta, ritenute fiscali e contributive che possono cambiare totalmente il risultato netto dello stipendio, il corretto inserimento di tredicesima, quattordicesima, permessi non goduti, straordinari, ferie, la proporzionalità dello stipendio alla mansione e qualunque altro dato presente.
Si può fare anche una comparazione con i dati nazionali per tipologia di contratto per avere delle informazioni pratiche a cui fare riferimento. In caso di errori è possibile segnalare la cosa al datore di lavoro e all’ufficio che si occupa di questi conteggi, laddove siano voluti, ripetuti nel tempo o non rettificati dallo stesso (che può farlo nelle buste paga successive), allora è possibile mettere in piedi una vertenza per avere il riconoscimento di quanto dovuto.
Ovviamente dal principio è da prediligere la via bonaria, questo perché spesso gli errori sono solo dati da un calcolo errato, informazioni riportate male e piccole distrazioni che possono capitare quando ci sono tantissime persone e laddove comunque vi sia l’esigenza di controllare i documenti e le percentuali di tutti. Onere del lavoratore però è verificare la busta paga e in caso di errori segnalare, pena poi il decadimento della possibilità di fare richiesta di rettifica al datore di lavoro.
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